L’ideatore e organizzatore del prossimo Slalom Triestino, la manifestazione automobilistica tanto attesa da tutti gli appassionati e programmata per il 9 maggio, ci racconta la genesi della gara e le sue personali aspettative per gli anni a venire. “Volevo portare qualcosa anche a Trieste dopo tante esperienze in altre realtà italiane - spiega Corrado Ughetti - e conoscendo la storia di quel tratto di strada ho deciso - in tempi brevi, peraltro - di far partire il progetto”.
Perché proprio uno slalom?
Perché ho sempre prediletto l’organizzazione di gare a cui possano partecipare più piloti possibile, sostenendo dei costi moderati. E lo slalom va in questa direzione, vi può prendere parte qualunque pilota licenziato senza ingenti spese.
Ti aspettavi un interesse così massiccio?
Sono molto scaramantico e quindi non voglio sapere i numeri né mi faccio particolari illusioni. Ovviamente, per me e per tutto il gruppo si tratta di una “start-up”, con la speranza che si vada verso l’istituzione di un appuntamento fisso per gli anni a venire...
Cosa rimarrà di questa competizione negli anni a seguire?
Il progetto è a lungo termine. L’auspicio è che la competizione possa crescere e anche noi dobbiamo imparare a gestirla, e non sarà tutto perfetto. Spero però che diventi un appuntamento fisso a livello nazionale, non solo cittadino. Contemporaneamente a ciò, mi piacerebbe creare un gruppo che porti avanti il progetto negli anni a venire, con un certo ricambio generazionale”.
(L'intervista integrale la potrete scaricare lunedì mattina sul pdf settimanale di City Sport)