Al 30 giugno è prevista la scadenza dell’appalto all’APS Gespal per quanto riguarda la gestione delle palestre scolastiche triestine. Quale futuro aspetta le società sportive afferenti a questi impianti?
L’assessore allo Sport Elisa Lodi, nel considerare positivo e proficuo un incontro avuto con Gespal lunedì scorso, ha dichiarato che “intenzione del Comune è preparare quanto prima un nuovo bando, e - nel comprendere le difficoltà in corso - l’intenzione è di intraprendere un percorso di gestione diverso, lato custodi/guardiani/pulizie per la prossima stagione”.
Sabato 17 maggio si è tenuta una riunione indetta dalla Gespal con le società (alla quale hanno partecipato 42 convitate, meno del 50% del totale, ndr), nella quale l’attuale appaltatrice dei servizi ha dichiarato la propria indisponibilità a occuparsi della gestione custodi dal primo luglio.
Un passo indietro ci impone di specificare che nell’annosa questione relativa alla gestione degli impianti sportivi scolastici triestini è intervenuta anche la Riforma dello Sport, con le relative specifiche riguardo quali figure possano essere ascritte al “lavoro sportivo”, e quali no. Sembra che i custodi non siano compresi, e quindi vadano assunti come lavoratori inquadrati in altre categorie professionali, e con le conseguenze amministrative e fiscali del caso.
Ora siamo nelle mani del Comune, che ha dichiarato - apertis verbis - di voler prendere in mano la situazione, e dare le prime risposte alle necessità del caso entro un paio di settimane.
Quali saranno gli oneri finanziari che si sobbarcherà il Comune e quali i costi che le società saranno tenute a sostenere? Lo sapremo a brevissimo, sembra. Se Gespal pare disponibile a traghettare questo periodo di transizione, il Comune sembra assolutamente propositivo nel raggiungere una situazione di accordo nel minor tempo possibile. L’ipotesi di raddoppiare i costi di guardiania per le società sembra andare a scongiuriarsi, almeno sulla carta, vedremo se anche negli atti sarà così.