Trieste, 29 Marzo 2024

Kontovel, nuovo "pres" e stagione unica nel basket e volley

06 Giugno 2023 Autore: Marco Bernobich

Quella appena conclusasi è stata una stagione straordinaria per l’Asd Kontovel. La prima con un nuovo presidente (dopo ben 17 anni di reggenza da parte di Marko Ban) e la prima con una doppia promozione nelle massime categorie disputate dalle due discipline che la società carsolina porta avanti. Parliamo di pallacanestro e pallavolo, e lo facciamo proprio con il neo-presidente del sodalizio che, geograficamente, più di qualunque altro, è tramite e legame tra città, mare e altipiano.

“E’ un piacere indescrivibile aver raggiunto la Serie C nel basket e la Serie D nel volley, peraltro nello stesso weekend!”. Non dissimula un giustificato orgoglio Peter Lisjak, che fino all’anno precedente all’esplosione della pandemia indossava la canotta sotto canestro, e da questo 2022/2023 è al timone della società slovena che l’anno scorso ha festeggiato i 55 anni di storia.

“Il nostro sodalizio, forte di 150 soci e 110 atleti interni, torna alla ribalta dei campionati regionali su entrambi gli sport che pratichiamo, ed è un risultato entusiasmante”.

Perché parla di atleti interni? “Noi lavoriamo sia in autonomia che in sinergia. Lato pallavolo all’interno del progetto Zalet, che è in un certo modo figlio di un’altra joint-venture slovena”.

Ci racconti meglio... “Mi riferisco allo Jadran, dove gioca il 90% dei nostri cestisti dall’U15 all’U19, che pochi giorni fa ha conseguito una storica promozione in Serie B che mancava dal 2014”.

Tornando al volley, quasi 10 anni che il Kontovel non calcava i parquet delle serie regionali. “Abbiamo partecipato tra il 2014 e il 2016, eppure l’ultima promozione risaliva al 2009. Atlete quali, per esempio, Federica Micussi, Alenka Aversa e Sabina Bukavec (tutte, peraltro, ancora nel direttivo del Kontovel, ndr) hanno contributo a creare un gruppo molto forte al loro interno, che quest’anno ha visto anche una bellissima integrazione con i ragazzi del basket, e i risultati si sono visti sia sugli spalti che sui rettangoli di gioco”.

Integrazione, e comunque valori identitari? “Teniamo a entrambe le cose. L’identità slovena e il radicamento sul territorio per noi sono valori fondanti e che ci contraddistinguono. Al tempo stesso l’integrazione ci ha fatto crescere, e a riguardo un plauso va al mio predecessore, Marko Ban, che si è sempre prodigato per portare nuove persone, e iniettare giovani forze all’interno del direttivo”.

Riguardo alle eredità, lei è figlio d’arte. “In effetti sia mio nonno che mio papà sono stati presidenti qui al Kontovel, e il testimone è tanto oneroso quanto gratificante: oltre ai numeri e ai traguardi sopracitati, gestiamo tre campi sportivi e diverse attività propedeutiche a quella sportiva agonistica in senso stretto. Inoltre, come detto, il nostro operato si declina anche in progetti di collaborazione, e in base a questi valuteremo i prossimi programmi a medio termine, certi che il buon lavoro svolto finora troverà una soddisfacente continuità”.


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