La situazione dell'impiantistica sportiva a Trieste è stata oggetto di un incontro tenutosi questa mattina nello stand del Comune al Villaggio Barcolana. “Ci stiamo adoperando nella messa in sicurezza degli impianti, nella realizzandone di nuovi e nella manutenzione ordinaria” ha affermato l'assessore comunale allo sport, Elisa Lodi, ricordando che “a fine mese sarà inaugurato il nuovo impianto di San Giovanni”, principale opera che si affianca ad altri interventi (al “Grezar” per la pista e i lanci, la nuova struttura di via Frausin, a Campo Cologna per atletica e tennis e alla “Biagio Marin” per la pista di atletica,, fino alla cittadella dello sport all'aperto in Porto Vecchio). Il presidente regionale del Coni, Andrea Marcon si è detto “fiducioso, anche in virtù della nuova legge sulle palestre. C'è modo per lavorare insieme e mettere insieme le conoscenze”. Ermes Canciani, presidente regionale Figc Lnd, ha rimarcato le criticità legate a “Ferrini” e “Grezar” (per l'utilizzo a favore del calcio) “in un panorama positivo, con otto campi recentemente inaugurati. Ci auguriamo ora di trovare spazi nelle palestre per il progetto sul calcio inclusivo”. Per la Fipav era presente il numero uno Fvg, Alessandro Michelli: “Avremmo bisogno di un'arena come a Umago, per poter avere un paio di tensostrutture e ampliare l'offerta”. L'ex “cubone” di San Giovanni sarà una boccata di ossigeno per volley e basket ma, come sottolineato dal responsabile provinciale Fip, Andrea Gregori, “molte palestre non sono usufruibili o sono border line. Alle istituzioni chiediamo soprattutto di snellire le procedure per quelle società che vogliono realizzare una struttura autonomamente”. Il presidente di Gespal, Daniele Bassi, non ha nascosto che “siamo alla saturazione, i nuovi spazi a disposizione saranno determinanti. Non solo per basket e volley, ci sono tante realtà sportive e sociali che ne hanno bisogno”.