Trieste, 29 Aprile 2024

Impianti: a Monfalcone il primo polo sportivo integrato in regione

25 Dicembre 2023 Autore: Marco Bernobich

Nel più volte affrontato tema dell’impiantistica sportiva indoor a Trieste, oggi la nostra testata valica i confini provinciali per rappresentare come nella limitrofa Monfalcone l’attenzione allo sport e alla disabilità siano due fiumi valoriali che stanno convogliando concretamente in un delta dove poter abbracciare nella maniera più armonica e confacente aspetti sociali, sportivi e e salutistici.

“Stiamo costruendo il primo Centro Sportivo Integrato della nostra Regione” ci illustra il sindaco Anna Maria Cisint. “Un polo inclusivo per normodotati e diversamente abili: un’idea innovativa e al tempo stesso un normale approdo per la nostra amministrazione, che da inizio mandato si sta impegnando con solerzia e massima attenzione anche su questi fronti”.

Ricordiamo le iniziative recenti con la Calicanto Onlus della prof.ssa Gianello, C’è dell’altro?

Riguardo lo sport integrato, il nostro Comune può vantare una storia importante, e la collaborazione con la Calicanto è stata e sarà testa di ponte per ulteriori iniziative, da intraprendere anche assieme.

Iniziative integrative ad ampio spettro, quindi?

Per fare un esempio, in sei anni sono stati destinati ben 11 milioni per i marciapiedi affinché siano usufruibili da chiunque, comprese le persone in carrozzina; è poi di questi giorni un’ulteriore azione al riguardo da parte del nostro Comune, grazie alla quale abbiamo ottenuto dalla Regione uno stanziamento di un milione e 100 mila euro. Dati che rilevano quanto la nostra amministrazione sia da sempre sensibile agli aspetti relativi alla disabilità.

E sul fronte sportivo?

Abbiamo riqualificato gli impianti esistenti in maniera tale da renderli usufruibili da tutte le nostre realtà associative, comprese quelle maggiormente in difficoltà. Il Polifunzionale è stato adeguato anche alla Serie D del basket con 650 posti a sedere; oltre a questo sono stati rafforzati sia l’area verde (una zona che ha suscitato invidia a tanti triestini, ndr), sia i nuovi corridoi marini dedicati alle discipline acquatiche.

Tornando al Centro Sportivo Integrato, come e quando è nata l’idea?

Il tutto origina nel 2017, quando abbiamo stanziato la prima tranche che era nelle nostre disponibilità, per operare una prima parte utile a renderlo all’avanguardia tecnologicamente anche rispetto all’efficentamento energetico. Il momento decisivo, poi, è arrivato con la consapevolezza di poter usufruire dei fondi del PNRR: lì abbiamo insistito con il nostro proposito, ritenendo di poter contare su una cifra considerevole.

Più precisamente?

“Parliamo di circa 1,6 milioni di euro, che ci stanno consentendo, anche grazie allo stanziamento comunale già menzionato, di procedere ai lavori necessari per costruire questo polo sportivo per noi particolarmente importante, e che, sommando tutto, potrà contare su un investimento complessivo pari a circa 2,5 milioni.

Al di là degli oneri finanziari, come si approccia un’iniziativa così importante sul fronte sportivo e sociale?

Abbiamo ritenuto di sentire tutte le realtà interessate: sono loro, infatti, a conoscere quali siano le necessità specifiche sui campi, e a poterci consigliare come portare avanti le attività specifiche nel modo più efficace.

L’iniziativa, come illustratoci dall’ing. Englaro, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune, comprenderà due aree interne: una zona chiamata “tamburo” e un “campo di gioco” (destinato a svariate discipline) da 700 mq, oltre a un ampio spazio dedicato ai parcheggi. Nell’arco di pochissimi mesi, a Monfalcone, si è portato avanti un progetto tanto fondamentale riguardo il connubio sport & sociale quanto importante anche per il respiro politicamente regionale che rappresenta nella sua propria unicità.

Che questa iniziativa sia da esempio, relativamente a impegno e valorizzazione del patrimonio sociale e impiantistico, anche per altre amministrazioni pubbliche.


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