Baruffe (quasi) ferragostane. Potremmo titolare così l'ultima querelle (di ieri) fra la Federazione locale di atletica leggera e la Triestina, consumatasi all'ombra del Grezar. Convitato di pietra il Comune, che probabilmente si augurava di trascorrere queste settimane “calienti” con meno assilli infrastruttural-sportivi.
Il j'accuse è arrivato forte e chiaro, su queste colonne, dalla Fidal, che ieri ha rimarcato, con toni decisi, le problematiche legate alla convivenza fra alcune sue specialità, e nello specifico quella dei lanci, ed il calcio, sottolineando più o meno velatamente che la permanenza sullo stesso verde fra le due realtà si sta facendo problematica.
Entrare nel merito della questione non è semplice, non conoscendo le specifiche contrattuali relative agli spazi a disposizione nel vecchio (rinnovato) stadio, ma appare fin troppo evidente che l'unico modo per trovare la quadra è quello di accordarsi per una soluzione comune. Il muro contro muro non fa bene a nessuno e non porta a niente.
Tutte le discipline e qualunque atleta, anche quelli amatoriali, meritano il massimo rispetto ed è vero che la riqualificazione del Grezar era stata sbandierata come un'opera appannaggio sostanzialmente dell'atletica, ma vanno fatte alcune considerazioni. La prima: per i lanci c'è anche Campo Cologna, che però fino all'ultima settimana di agosto sarà off limits per un problema causato dalla bora. E non è colpa della Triestina. Secondo: la Fidal vanta un gran numero di tesserati sul territorio ma l'Unione è pur sempre la prima squadra della città, con decine di migliaia di tifosi ed in grado di esportare l'immagine anche turistica di Trieste in giro per l'Italia. Non in C, certo, ma dalla B in su assolutamente sì. Si può criticare fin che si vuole l'Alabarda per i risultati sul campo ma Biasin e Milanese sono i primi proprietari della Triestina che hanno deciso di investire a livello di infrastrutture. Il Ferrini rimesso in sesto consentirà all'Unione di dotarsi del proprio campo liberando gli altri impianti cittadini.
Dall'Australia arrivano milioni di euro all'anno per sostenere il calcio in città; interesserà poco - comprensibilmente - al mondo dell'atletica, ma forse in agosto, nel bel mezzo della preparazione fisica della squadra per la stagione alle porte, si può cercare un accordo senza ulteriori polemiche. Ci hanno provato stamattina in Comune gli assessore Giorgi e Rossi. Con successo, speriamo. Minacciare, da una parte e dall'altra, di “occupare” il Grezar con i propri tesserati non risolve nessun problema.