Trieste, 02 Agosto 2025

Guardiania e pulizia delle palestre: il Comune si impegna con 900 mila euro

30 Luglio 2025 Autore: Marco Bernobich

Anno nuovo, vita nuova. Spesso è solo una promessa a se stessi, nel nostro caso è un dato di realtà per le asd che popolano le palestre comunali triestine. Dal primo gennaio 2026, infatti, sarà in vigore una nuova gestione per quanto concerne i servizi di guardiania e pulizie. Le linee guida del nuovo progetto, che vede attore il Comune di Trieste con un impegno finanziario di ben 900 mila euro, vedrà le società sportive sgravate dall’onere di trovare il personale, inquadrarlo lavorativamente e pagarlo direttamente. Uno sgravio notevole dal punto di vista amministrativo e fiscale. Si pagherà dunque un “pacchetto completo”, differenziato a seconda della palestra che si utilizza, ricordando che gli impianti sono divisi in 3 categorie. Gli importi orari (maggiorati di iva) saranno i seguenti: 13 euro per quelli di terza categoria, 14 per quelli di seconda e 15 per le strutture di prima fascia. In quest’ultimo caso la tariffa sarà applicata solo per le partite ufficiali con presenza di pubblico. In virtù dei vigenti accordi Comune/Regione, i custodi saranno messi a disposizione da Securitalia, mentre Coop Service si occuperà delle persone addette alle pulizie a fine e inizio turni e tra le partite. A tutto questo si è arrivati dopo vari colloqui e riunioni con le parti interessate.

“Un percorso condiviso tra Comune, Gespal e Federazioni - ci racconta l’assessore allo Sport Elisa Lodi - per andare a risolvere i costi del personale per custodia e pulizia delle società sportive a seguito della riforma della sport. E’ evidente che la situazione di Trieste è particolare rispetto ad altre città: c’era il bisogno di alleggerire le società da costi e incombenze relative all’ assunzione di personale”.

Una delle domande e se i club, dal 2026, potranno scaricare l’iva. Inoltre, considerando che non sarà più possibile l’autogestione, il contraltare - per le società - sarà un innalzamento dei costi complessivi di alcune centinaia di euro, da spalmare sulle quote richieste ai tesserati (o magari trovando nuovi sponsor). D’altronde ogni cosa ha un prezzo, e a fronte di un piccolo aumento di spesa, le realtà sportive non dovranno più occuparsi di tutti i lacci e lacciuoli inerenti l’onerosa gestione burocratica del personale.

Fino al 31 dicembre, comunque, le cose rimarranno allo stato attuale; per eventuali dubbi e specifiche sulla futura gestione c’è tutto il tempo per dialogare con un’amministrazione comunale che si sta dimostrando molto vicina e sensibile alle necessità delle società.


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