Anche Fabrizio Frattolin sarà in gara questa domenica, quando alle 9 partirà ufficialmente il Primo Slalom Trieste.
Fabrizio, da esperto di slalom in salita, questa manifestazione sembra proprio pane per i tuoi denti. Sei fiducioso di poter fare una buona gara?
Sì è vero, ho fatto parecchi slalom in salita. Sono anche abbastanza fiducioso, dovrei avere gli elementi per fare bene, ma la scaramanzia mi tiene a freno e non voglio sbilanciarmi. Non sia mai che uno si sbottona troppo e poi...
Raccontaci del tuo passato al volante.
Ho iniziato parecchi anni fa, con i corsi della FISAPS (patenti speciali, ndr), dal momento che dopo un incidente stradale sono costretto ad usare una carrozzina; ho intrapreso dunque l’iter per ottenere la licenza CSAI, e per conseguirla, oltre ai corsi, ho dovuto partecipare ad un campionato e vincerlo. Era un campionato in pista, si correva con le Seicento. Poi ho dirottato sulla Formula Driver, meno impegnativa, tra le altre cose, dal punto di vista economico; due anni fa, sono riuscito a vincere anche il campionato in Croazia. E adesso vedrò di cimentarmi in questo Slalom Trieste.
Il conto alla rovescia dice che mancano ormai pochissimi giorni. La vettura è pronta? Di che modello si tratta?
Si tratta di una Renault Clio Cup, portata in E1, che significa preparata appositamente intervenendo su assetto, motore e tutto il resto. La settimana scorsa sono andato a Gradisca a provarla in un piccolo circuito, visto che non la guidavo da ottobre dell’anno scorso, e le sensazioni sono positive: mi sembra che sia tutto in ordine. Ma parliamo ancora con il condizionale, perché le sorprese sono dietro l’angolo (ride, ndr).
Un’opinione personale: ma perché questa corsa - a due giorni di distanza possiamo dirlo - ha riscosso tanto successo?
Senz’altro il fattore novità, in primo luogo, ha giocato un ruolo importantissimo. A ciò, poi, contribuisce il fatto che le gare negli ultimi tempi siano state molto centellinate. Ma ci sono tanti fattori, compresa la sua storicità che di sicuro ha attirato più di qualcuno, e anche la vicinanza geografica per quel che riguarda i piloti del Triveneto, quindi si partiva da un bacino d’utenza ampio che ha comunque risposto positivamente.
In conclusione, se potessi garantire che un aspetto della gara vada perfettamente liscio, a cosa daresti la precedenza?
Chiaramente l’ideale è sempre uno: zero incidenti, e tutto liscio per quel che riguarda il pubblico - che quest’anno in realtà non ci sarà. Certo che una buona riuscita in generale, poi, andrebbe bene a tutti, senza dimenticare che le gare automobilistiche portano sempre con sé una percentuale di rischio che va messa in conto. Anche se magari il percorso, essendo al primo anno, potrà essere studiato appositamente per ridurre al minimo questa percentuale. Scelta che condivido: se si vuole essere lungimiranti, è meglio partire un po’ in sordina. Pazienza se qualche pilota si lamenterà se il percorso non sarà dei più veloci.