Trieste, 10 Ottobre 2024

4 squadre in soli 20" al 9° Duathlon dei Leoni

17 Giugno 2024 Autore: Maurizio Ciani

Una sessantina di atleti ieri hanno partecipato al “9° Duathlon dei Leoni”, una gara che, con la giusta promozione, nelle prossime edizioni può come minimo puntare a raddoppiare le presenze. Dopo anni in cui la kermesse dell’Asd Gruppo Generali si era tenuta a Campo Sacro, dal 2023 si è trasferita a Visogliano; la lunghezza del percorso è rimasta invariata, con circa 7 km e mezzo in cui cimentarsi una volta di corsa e due sulla bicicletta. Un plauso va a Mauro Gerusina e suo figlio Matteo, i quali si sono prodigati per far defluire l’acqua dovuta alle recenti piogge, improvvisando dei canali di scolo nel tratto boschivo del circuito.

La qualità dei concorrenti non è mancata, con cinque corridori che hanno preso il largo fin dall’inizio, mentre Alessandro Naimi cercava di contenere il distacco dai battistrada, in attesa di dare il cambio al suo “capitano”: «Sora i tre minuti nianche no parto», sembrerebbe aver detto Roberto Vidoni (Cottur) al runner della Trieste Atletica. Restando in casa gialloblù, più avanti Luca Bertocchi era vittima a sua insaputa della “tecnica-Torri”, messa in atto da Riccardo Sterni della Daytona: «Mi incitava con l’obiettivo di farmi stancare» – ha dichiarato Bertocchi all’arrivo – «come fa con Torrico», il suo amico-rivale, soprattutto delle prove del Trofeo Trieste. Sterni, nonostante le 12 ore di turno notturno (è vigile del fuoco), soprattutto in salita ha fatto la differenza, terminando la sua frazione in 26’57” e dando per primo il cambio al compagno di squadra, Raul Di Ragogna. Bertocchi è giunto con 44” di ritardo e con il tocco di mano ha lanciato l’esperto Gianni Sclip, che come una furia si è lanciato alla caccia del primo posto. Un’altra ventina di secondi ed è stato il turno del duo podista-ciclista Felipe Ricci - Giulio Scrimali; amante della natura, quest’ultimo ha un passato nell’arrampicata e solo da qualche mese si è avvicinato al mondo delle due ruote, pertanto gode di buoni margini di miglioramento. Ottimo tempo pure per il primo singolo, Fabio Galassi dell’Imola Triathlon che ha chiuso la prima parte in 28’30”. Infine citiamo Naimi, il quale ha diligentemente seguito “gli ordini”, fermandosi a 2’40” dalla testa.

I 15 km sulle MTB sono stati molto avvincenti, con i tre inseguitori principali che erano, in modo progressivo, appena più veloci di chi li precedeva. Ciò ha fatto sì che nell’ultima discesa si formasse un drappello di tre biker pronti a giocarsi la piazza d’onore in volata, mentre Di Ragogna trionfava, con il crono complessivo di 1h03’02”. Sulla linea di traguardo ha prevalso l’abilità di Vidoni, che ha quindi conquistato l’argento facendo segnare il miglior tempo tra chi era in sella: 33’42”. Scrimali ha beffato di un soffio Sclip per l’ultimo gradino del podio, coi primi quattro classificati che sono stati divisi da soli 20 secondi.

Una foratura non ha fermato Galassi nella sua netta affermazione tra i partecipanti individuali, con l’ottimo rilevamento di 1h06’50”; la seconda posizione è andata a Miran Bole, autore di una prova tattica per avere la meglio su Manuele Rotti, terzo.  Restando sui singoli, al femminile il successo è andato a Ilaria Rochelli in 1h46’27”. Nelle coppie miste, la squadra migliore è stata la “Ferfo family”, con Irene Ferfoglia che ha corso per poi lasciare spazio sui pedali al papà Mario: 1h15’09” per loro. Per continuare col “clima casalingo”, in rosa si sono imposte Francesca Lettig con la figlia Chiara Canetti: 1h22’35”.

Chi è rimasto deluso da Sterni, in quanto si attendeva una delle sue gag all’arrivo, non si preoccupi perché contiamo che presto in un certo senso “Ricky” recuperi, facendoci divertire con la sua nuova sfida, non sportiva però; infatti a breve lo vedremo impegnato al quiz televisivo “The Floor”, che andrà in onda su Rai 2. Stay tuned...come si dice.


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