Lo ricordiamo ancora, alla vernice ufficiale di City Sport, il 3 settembre del 2001 a Barcola, quando un gruppo di baldi giovani, con tanta volontà ma con zero esperienza, mise in piedi questa testata e la presentarono alla città. Niki Orciuolo è stato con noi fin dalla prima ora, dispensandoci consigli ma senza mai farci pesare la sua maggiore maturità, anzi. Era semplicemente un ragazzo con "qualche" anno in più, che amava la vita, i viaggi, la compagnia, ma amava anche scrivere di vela, la sua disciplina preferita. Quella che lo ha portato a solcare i mari di tutto il mondo. Niki, prima ancora che un mentore, è stato un amico: sincero e fraterno, sia negli anni in cui ha collaborato con noi ma anche dopo, quando capitava di incontrarlo in città a bordo della sua vespetta. Chiacchiere, aneddoti, sempre una buona parola, sempre sorridente. Mai visto alzare la voce o arrabbiarsi. E' così che vogliamo ricordarlo oggi, non appena siamo venuti a conoscenza della sua scomparsa. L'ultima volta che lo avevamo visto, alla "sua" Triestina della Vela, era cambiato nel fisico ma non nello spirito.

Ci sono tanti ricordi che ci legano a lui. Ci aveva accompagnato in altri progetti che la nostra giovane società, all'epoca, aveva intrapreso anche all'estero. Aveva fatto da guida turistica a tanti nostri amici e amiche in arrivo da lontano Ci aveva portati in barca. E, soprattutto, ad ogni suo viaggio, che fosse in Sud America o in Vietnam, Thailandia e Cambogia, si portava nello zaino una copia di City Sport e immancabilmente si scattava una foto con il giornale in mano nel centro di Bangkok o nelle foreste del sud-est asiatico, e puntualmente ce la inviava. Era il suo modo per dirci che ci voleva bene. E noi a lui. Fai buon viaggio, caro Niki. Se oggi siamo cresciuti è anche grazie a chi, venticinque anni fa, ha creduto in noi.