La strada verso lo stop a tutto lo sport dilettantistico sembra ormai tracciata, ma anche il ritorno alle porte chiuse per tutti. La bozza del nuovo Dpcm che circola in queste ore restringerebbe ulteriormente lo spazio d'azione: “Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra - riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato italiano paralimpico e dalle rispettive federazioni sportive nazionali -, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali”.

Ma quindi quali manifestazioni potranno proseguire? Il testo vieta lo sport di contatto, “salvo che per le competizioni professionistiche nonché dilettantistiche di livello nazionale e comunque nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali”. In pratica, stop allo dilettantistico regionale, mentre andrebbero avanti i tornei quali la Serie D di calcio o le Serie A di pallamano e pallanuoto, tanto per fare degli esempi. Ovviamente sarebbero confermati i blocchi alle attività già fermate con il precedente Dpcm.

Oltre a fermare “le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza”, il documento che dovrebbe essere approvato dal Governo afferma che “l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.