Trieste, 06 Maggio 2024

Boccia paralimpica: A.N.S.Ha.F. da applausi nel torneo veneto

04 Luglio 2021 Autore: Andrea Loredan

Il mondo della boccia paralimpica che la nostra società, l'A.N.S.Ha.F. Trieste Dilettantistica Onlus, pratica da qualche anno, continua a crescere. Siamo stati a Maserà (Padova) lo scorso week-end, dove si è svolto il “Trofeo C.R.A.L. - Uniti si Vince” ed è stata una due giorni di alto livello, in cui ogni atleta ha dato il massimo per dimostrare al pubblico la propria abilità in questa disciplina che sta prendendo sempre più piede.

Dal punto di vista sportivo, ha fatto il suo debutto Vincenzo De Luca conquistando un argento nella categoria BC1; un altro secondo posto è stato ottenuto da Andrea Sterle nella categoria BC2, per il resto le prestazioni sono state comunque considerevoli.

Esprimo la mia soddisfazione per l’approccio che la nostra società ha avuto ottenendo lusinghieri risultati, ma anche chi non ha conquistato quello che si sarebbe auspicato ha dimostrato tutto il suo impegno. Siamo un gruppo molto unito, portiamo i colori bianco-blu sempre in alto con orgoglio. Ricominciare è entusiasmante, questo è stato per tutti un periodo che ci ha tenuti “legati” non potendo coltivare le nostre passioni all’aperto causandoci notevoli disagi. Ricominciare ha un sapore dolcissimo ed anche per questo ringraziamo la nostra presidente Donatella Lovisato, che non ha potuto essere presente con noi in Veneto per impegni personali, ma anche Nunzia, la madre di Vincenzo, e Donatella, sorella di Marina Corsini, che ci hanno accompagnato in questa trasferta, senza dimenticare tutte le persone che in questo mese sono state al nostro fianco supportandoci negli allenamenti.

Tutto iniziò a Trieste grazie a Donatella Lovisato, una delle poche - se non l'unica - a credere in questa disciplina aperta a tutte le disabilità, specialmente a quelle più gravi. Un bel giorno le telecamere di SportAbilia, con l'intervistatore Roata, ne diedero il meritato risalto. Bisognava per necessità coinvolgere il mondo della disabilità nelle sue varie sfaccettature potenziando le capacità residue ed i risultati pian piano hanno iniziato a concretizzarsi in tutta Italia.

Come ci si sente nel gioco della boccia paralimpica? Penso sia un sentimento comune a tutti noi il fatto di essere persone ed atleti consapevoli della propria forza soprattutto psicologica, perché questa disciplina richiede molta concentrazione e precisione in un ambiente che ha quasi del surreale per il silenzio che si propaga. Assistiamo a sfide sempre più avvincenti usando le mani, i piedi, i caschetti e le rampe, per poter esprimere la propria strategia per vincere. Non pensavo che questo sport avesse una tale presa emotiva: tutti noi abbiamo la ferma convinzione di riuscire a coinvolgere il pubblico e le esperienze fatte lo testimoniano. Il movimento si sta spargendo a macchia d'olio ed il giusto riconoscimento degli organi di stampa è per noi motivo di ulteriore orgoglio.


Condividi sui tuoi social