Da quattro settimane la Bocciofila Triestina annovera un campione italiano in più tra le proprie file. A dire il vero parliamo di un tesserato del Buttrio, però Mattia Rosati (nella foto, a sinistra) vive a due passi dall’impianto di strada di Fiume, infatti si allena molto spesso proprio là. Si potrebbe definire un figlio d’arte, dal momento che papà Emanuele (nella foto, a destra) aveva conquistato un titolo mondiale che non era ancora maggiorenne; e potremmo parlare del nonno Mario, oggi 76enne, che fa pure parte dell’ambiente ed è maggiormente noto nel ruolo di allenatore. Ma torniamoci a concentrare su Mattia, in quanto oggi la copertina spetta a lui.

Dopo una prima esperienza ai campionati nazionali tra gli under 12, nella quale era uscito nella fase eliminatoria, quest’anno si cimentava nella categoria superiore ovvero gli under 15, essendo un classe 2009. Nonostante si confrontasse con ragazzi anche di due anni più grandi, Mattia nella kermesse bellunese di sabato 10 settembre ha raggiunto la finale: «È stata la mia miglior prestazione in assoluto – ha dichiarato il giovane bocciatore – avendo realizzato proprio nell’ultima partita il mio nuovo personale di 30 bocce colpite su 36».

Questo risultato gli ha consentito di portare a casa il titolo tricolore nel tiro progressivo, con l’avversario Matteo Gionas Macario dell’Auxilium Saluzzo che si è fermato a quota 26 (su 37). Mattia, all’ultimo anno della scuola media “Sv. Ciril in Metod” di Cattinara, molto umilmente ha relegato questa ottima prova ad un exploit; però confidiamo che non sia affatto così e che il prossimo anno, in cui – in prestito – vestirà la maglia della “Triestina”, si affermerà di nuovo su questi alti livelli.