Grazie alla forza nelle gambe ed alle caratteristiche antropometriche, i canottieri sono gli atleti più corteggiati dai “power team” di mezzo mondo e nel caso dell'Italia costituiscono su Luna Rossa una potente “sala macchine”. Con il passaggio ai monoscafi foiling, dove i cosiddetti cyclors sostituisco i grinder, passando dalla forza impressa dalle braccia a quella delle gambe per produrre i watt necessari ad alimentare i sistemi idraulici in grado di regolare le vele ed albero, le caratteristiche del canottiere di alto livello sono diventate irrinunciabili. Un ruolo molto importante quello dei “ciclisti”, perché proprio dalla potenza degli arti inferiori dipende la regolazione della parte aerodinamica dell'imbarcazione. Ma la scelta dei campioni del canottaggio è anche legata alla stazza fisica: per rientrare nei parametri del regolamento di Coppa America, i cyclors devono pesare tra i 95 ed i 110 kg.
Se nella barca sono quattro gli atleti che ricoprono questo ruolo, la sfida italiana di Luna Rossa all'America's Cup ne ha scelti nove per poter disporre di rotazioni e prevenire infortuni. Fra questi c'è anche il triestino Nicholas Brezzi, 31 anni e una carriera prestigiosa. “Ci stiamo allenando a Cagliari - spiega l'atleta cresciuto al Saturnia - e poi ci trasferiremo a Barcellona. Abbiamo varato la barca qui il 13 aprile e la prima regata ufficiale sarà il 22 agosto nelle acque catalane con le preliminary e poi il 29 agosto nella Luis Vuitton Cup. Le barche si sono evolute, le velocità sono maggiori per rendere tutto più efficiente e veloce ed è ovvio che più potenza si ha e meglio è per poter regolare le vele a seconda della velocità dello scafo e della direzione del vento. Gli allenamenti si stanno allineando con quelli del canottaggio. Con gli altri canottieri sembra di essere tornati in raduno, passiamo dalle 12 alle 14 ore al giorno in base, e tra allenamento e lavoro non c'è mai un momento di stacco. C'è sempre da trovare un equilibrio tra l'allenarsi un po' di più e lavorare un po' di meno o viceversa, questa è la differenza tra il canottaggio olimpico e la Coppa America. E' incredibile come la componente di canottieri olimpionici e mondiali all'interno della Coppa America, soprattutto di questa edizione, sia altissima, dalla Nuova Zelanda con il fuoriclasse Bond ad americani e svizzeri con doppio e 2 senza ma anche Francia, Gran Bretagna e l'Italia non è da meno”.