Trieste, 27 Luglio 2024

D'Ambrosi, dagli Usa a Parigi: una carriera da dirigente sempre più internazionale

11 Giugno 2024 Autore: Mattia Fabbro

Attività come atleta presso la Società Ginnastica Triestina Nautica e a seguire, come agonista, con il Saturnia, realtà che gli permette di conquistare la bellezza di 15 medaglie ai Campionati Italiani, aggiudicandosi anche tre titoli nazionali e altrettanti universitari. Per poi aggiungere a tutto questo anche i ruoli da allenatore presso i medesimi club e quello di rappresentante degli atleti del Friuli Venezia Giulia presso la FIC. Ma non è finita qui perché, non pago, prima diventa segretario del Comitato Regionale e poi addirittura presidente. Il tutto senza dimenticare la veste di consigliere della FIC a Roma.

Insomma, la carriera di Massimiliano D’Ambrosi nel canottaggio locale e nazionale si scrive davvero da sola, ampliando di anno in anno i propri connotati. Il dirigente triestino, infatti, ha recentemente preso parte - come delegato azzurro - ad una trasferta negli Usa, organizzata dall'Università di Washington, cui ha partecipato l'otto under 23 della Nazionale italiana. Abbiamo avuto la fortuna di parlarne direttamente con il protagonista.

Massimiliano, ci racconta un po' l’esperienza negli States come delegato azzurro?

Questa manifestazione è stata organizzata dall'Università di Washington con il sostegno economico della Windermere, una Real Estate locale che sponsorizza l’evento. Quest’anno in particolare hanno voluto commemorare un avvenimento delle Olimpiadi del 1936, ricordato anche da un film di George Clooney intitolato “The boys in the boat”, e nello specifico la finale dell’otto di canottaggio dell’epoca, caratterizzata da un arrivo al fotofinish conteso dall’equipaggio americano composto per intero proprio da atleti dell’Università di Washington ed un equipaggio dell’Italia. Da qui l’invito al nostro Paese a prendere parte all’evento, aperto ogni anno ad una nazione straniera ed un’università statunitense. Quest’anno c’eravamo noi, l’Università di Washington e l’Università del Wisconsin. Io ero presente in veste di consigliere federale, in rappresentanza della Federazione, ma ricoprendo anche l’incarico di team manager, gestendo esigenze e bisogni della squadra in loco.

Sullo sfondo, ora, le Paralimpiadi di Parigi.

Sì, tra gli incarichi di cui mi occupo da gennaio mi è stato affidato anche quello di seguire la parte tecnica relativa al canottaggio paralimpico. Noi come Italia avevamo già qualificato un equipaggio per il singolo nella categoria pr1 e a seguire, un mese scarso fa a Lucerna, anche uno misto (2 uomini + 2 donne, n.d.r.) nella pr3. A bordo di quest’ultima vi sarà Marco Frank Ravalico, altro atleta triestino. Partiremo questo venerdì per Poznan in Polonia per la terza prova di Coppa del Mondo e poi a fine agosto vi saranno i Giochi a Parigi. Una gran bella avventura dalla quale vogliamo tornare con buoni risultati


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