Un’eliminazione a testa altissima. Il Cus Trieste ha salutato la fase finale dei Campionati Nazionali Universitari (CNU) di pallavolo femminile, in scena ad Ancona, raccogliendo due sconfitte nel girone A e venendo, di conseguenza, eliminato nella prima fase. La squadra, guidata in panchina dal coach Federico Vivona, all’esordio ha affrontato la corazzata Cus Milano, infarcita di giocatrici che settimanalmente frequentano i campi della Serie A2 e B2 ma che ha dovuto, al di là di ogni pronostico, sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio con il punteggio di 2-0 (25-20, 25-20). Il giorno successivo le giuliane hanno giocato la classica partita da dentro o fuori con il Cus Genova. Le liguri, anche loro presenti con una rosa di categoria superiore, hanno avuto la meglio per 2-0 (25-22, 22-17) dando la svolta decisiva con il successo nel tiratissimo set d’apertura.
Le triestine rientrano dunque a casa con due sconfitte ma anche con la consapevolezza - dopo 12 anni di assenza dai Campionati Nazionali - di poter anche nel 2026 centrare un posto tra le migliore formazioni del Belpaese.
“Posso solo applaudire - ha raccontato a caldo coach Vivona - queste ragazze che, senza alcun timore reverenziale, hanno provato a sgambettare squadroni di alto lignaggio. Chiaramente alla lunga, in tutte e due le sfide, è venuta fuori la caratura delle avversarie e una maggiore prestanza fisica, tuttavia ciò non rovina una trasferta che è stata sicuramente positiva per noi, al di là dei risultati, e un ottimo nuovo punto di partenza per il futuro”.
Il Cus Trieste, grazie anche all’immancabile collaborazione di Amir Shariat Razavi, ha schierato il gruppo che gioca il campionato di Prima Divisione territoriale con l’innesto di qualche nuovo elemento. Queste le atlete che hanno affrontato la trasferta marchigiana: Giulia Vescovi, Matilde Benetton, Viviana Boria, Sabrina Comar, Letizia Maffi, Irene Mullig, Marta Tomasella, Annalisa Sabbadini, Hana Lapic, Silvia Cestaro, Francesca Misciali, Ilaria Misciali e Isabella Raman.
