Nell’attesa che i campionati possano partire, gli arbitri si preparano e così ne approfittiamo per incontrare uno dei direttori di gara formati nell’ultimo corso, tenutosi nell’autunno del 2019.
Giorgia Barut, classe ‘96, lavora nell’ambiente della GDO, ed è anche atleta dell’universo Zalet. Quando ti sei avvicinata alla pallavolo?
La mia passione è iniziata a 8 anni e continua tuttora. Ho cominciato al Breg, e dopo aver giocato sia in Serie D che in C, quest’ anno milito nelle file del Kontovel in Prima Divisione.
Cosa ti ha spinto a diventare un arbitro?
Un giorno, navigando su Facebook, mi è caduto l’occhio sul post, inserito dalla Fipav Trieste - Gorizia, riguardante le iscrizioni per il corso “direttori di gara”. Essendo molto ambiziosa ed appassionata di pallavolo, volevo provere a vivere questo fantastico sport anche da un’altra prospettiva. Così ho deciso di mettermi in gioco e mi sono iscritta.
E com’è andata?
Direi benissimo: un corso di 10 lezioni (più i follow up, ndr) sia teoriche che pratiche, tenute due volte per settimana, solitamente nel tardo pomeriggio, che è stato molto chiaro e istruttivo. Posso affermare che, grazie alla bravura dei docenti, è adatto anche alle persone che sono completamente estranee a questo mondo. Una volta terminate le lezioni, ci aspettava l’esame finale che era suddiviso in 3 fasi: test scritto, compilazione del referto di gara ed infine la prova orale.
Detta così sembra come un esame di maturità…
Sì, può sembrare, ma posso assicurare che non è stato difficile, anche se, ovviamente, come per tutti gli esami, bisogna essere preparati e aver studiato.
E dopo gli esami?
E’ arrivata la prima gara, che ricordo bene: una partita bella tosta da arbitrare, combattuta, tesa e durata 5 set; con la classica ansia da prestazione che mi ha accompagnata, anche se al tempo stesso ero determinata e concentrata.
Raccontaci meglio...
Ero agitatissima già dalla sera precedente, ma una volta salita sul seggiolone e dato il primo fischio tutte queste sensazioni non solo sono svanite, addirittura si sono trasformate in energia e concentrazione che mi sono servite per portare a termine nel migliore dei modi l’arbitraggio, al punto che, una volta finita la gara, mi sono subito chiesta quando fosse prevista quella successiva.
Un’esperienza gratificante?
Assolutamente sì, e che mi sento di consigliare per tanti motivi.
Scegline cinque.
Si apprendono nuovi aspetti della pallavolo che da atleta o da semplice appassionato non si riescono a vedere, si provano sensazioni nuove, i docenti sono sempre di sostegno e ti fanno sentire a tuo agio, i tutor ti consigliano, rassicurano e tranquillizzano, ed entri a far parte di un gruppo di persone fantastiche e molto unito.
Ricordiamo allora che c’è tempo fino al 24 novembre per iscriversi al nuovo corso arbitri di pallavolo, che quest’anno si terrà on line. Per informazioni il Settore Ufficiali di Gara vi risponderà all’indirizzo segreteriaug@fipavtsgo.it e al numero 328.6241116.