Presentate oggi al Trieste Campus le squadre della Pallanuoto Trieste che affronteranno i massimi campionati maschile e femminile. “Affrontiamo due tornei tra i più difficili al mondo – ha affermato il presidente Enrico Samer -, con una squadra maschile rinnovata e una femminile più consolidata ma rafforzata in maniera significativa. Gli obiettivi sono importanti, anche a livello europeo, e ce la metteremo tutta per raggiungerli”.

Per il direttore generale Andrea Brazzatti è stata “un'estate di lavoro con i nostri tecnici per rafforzare le squadre. Le ragazze hanno un gruppo riconfermato, con un investimento mirato su tre elementi per essere ancora più forti, mentre negli uomini abbiamo attuato una rivoluzione, scegliendo un uomo esperto come Mirarchi per la panchina e rinnovando la squadra con l'ossatura triestina ma aggiungendo giocatori di caratura internazionale”. Secondo Brazzatti “gli obiettivi sono altissimi per entrambe le squadre, vogliamo una stagione che porti Trieste in alto come merita”.

Il tecnico della formazione femminile, Paolo Zizza, è soddisfatto del lavoro di preparazione: “C'è grande motivazione, partiremo già la prossima settimana con la Champions che sarà un grande test. Non vediamo l'ora di iniziare, puntiamo in alto guardando anche all'inserimento di giovani meritevoli”. La capitana Lucrezia Cergol non si nasconde: “Cerchiamo di alzare l'asticella in un campionato equilibrato in cui ogni affronteremo ogni partita a viso aperto e con la volontà di divertirci, anche in Europa”.

Maurizio Mirarchi, nuovo allenatore della squadra maschile, ha trovato a Trieste “una società organizzata e ambiziosa. La squadra ha raggiunto obiettivi importanti con Daniele Bettini (che rimane in società, ndr), ora si è cambiato corso e dobbiamo dare il massimo in ogni situazione. Il campionato sarà impegnativo, bisognerà sudarsi ogni partita, ma le premesse sono buone”. Per capitan Ray Petronio “il primo obiettivo per chi ha cambiato molto come noi è formare un gruppo. Non voglio fare previsioni, ma l'obiettivo minimo deve essere la conquista di un posto in Europa”.