Chiudere l’anno solare nel migliore dei modi, in uno dei parquet storicamente più difficili per i colori biancorossi. Per la Pallamano Trieste, domani sera impegnata a Pressano alle ore 20, l’imperativo è categorico: provare a giocarsi le proprie carte sino alla fine in un match ostico, ospiti della formazione terza in classifica che pochi sconti farà a Visintin e soci.
Al di là del risultato in sé, quella di domani sarà una partita dai tanti valori diversi: il team di Fredi Radojkovic – grazie alle tre vittorie di fila conquistate nelle ultime settimane – ha sistemato un pochino la propria classifica deficitaria uscendo momentaneamente dalla zona play-out. Il confronto con una delle “grandi” della massima serie può essere affrontato dunque senza paura, sebbene dalle parti di via Visinada ci si aspetta una prestazione orgogliosa e attenta, pur sapendo che uscire dal campo trentino con qualche punto in tasca equivarrebbe a una vera impresa. E per Trieste rimane acceso anche un barlume di speranza per la conquista delle Final Eight di Coppa Italia (giuliani attualmente ottavi e a +1 dall’Eppan, domani impegnato con il fanalino di coda Rubiera): motivo in più per cercare di regalarsi una piccola gioia, al termine di un girone di andata partito con ben altre ambizioni e durante il quale si è dovuti tornare a guardare la parte meno nobile di classifica, di fatto come accaduto nella scorsa stagione.
In attesa di novità sul fronte sponsor e societario (la speranza è che di “buone nuove” ne arrivino entro la prima metà di gennaio, per garantire che il futuro prossimo sia meno dissestato di quanto lo è il presente attuale…), un pizzico di fiducia in più Trieste se lo è guadagnata proprio nelle ultime tornate di campionato. Con i giovani come Sandrin (nella foto), Zoppetti e Aldini a ergersi tra i protagonisti del piccolo filotto di risultati utili consecutivi, in mezzo alle tante difficoltà dentro e fuori dal campo delle ultime settimane i biancorossi hanno dimostrato di essere vivi e di avere un’anima “verde”. Il segnale che si sperava di vedere è giunto proprio da loro, trascinando poi una squadra in completa crisi di risultati a risalire la china e a dare un senso a una stagione sin qui interlocutoria. Si parte dunque sereni alla volta di Lavis di Pressano, con Hrovatin, Pagano e Stojanovic tornati a pieno servizio dopo le noie fisiche, pur però ancora privi di un Bratkovic che ha fatto nuovamente le spese col Covid e il cui ritorno sul parquet è tutto da definire. In vista della lunga pausa tra vecchio e nuovo anno (Trieste tornerà in campo appena il 29 gennaio prossimo, in casa contro il Bolzano), piazzare una prestazione positiva in Trentino non sarebbe affatto male. Per l'autostima di chi scende in campo, e non solo.