Tornare a sorridere, dopo una settimana a dir poco caotica. La Pallamano Trieste che domani affronta a Chiarbola il Raimond Sassari (si gioca alle ore 19.00, arbitreranno i signori Bertino e Bozzanga) è reduce da giorni complicati, contrassegnati da un inizio settimana “in esilio” causato dai lavori al palazzo dello sport di via Visinada. E come spesso è accaduto in tutte queste ultime stagioni, in casa biancorossa si fa di necessità virtù, anche tenendo conto di una situazione di infermeria particolarmente complessa: dovrebbe rientrare a tempo pieno Jan Radojkovic, così come Luca Sandrin dopo l’infortunio rimediato in precampionato, non ci sarà invece Massimiliano Di Nardo e – sempre sul fronte pivot – è tutta da decifrare la possibilità o meno di rivedere in campo Filip Pranjic, uscito malconcio dalla sfida persa lo scorso weekend a Cassano Magnago.
Con la pausa di campionato alle porte e la voglia di riscattare un avvio di campionato certamente difficile lontano dalle mura amiche, è innegabile che Trieste voglia sfruttare proprio il “fattore-Charbola” per allontanarsi dalle posizioni scomode di classifica. Certamente, contro un team di indubbio valore come quello sardo (che vuole ardentemente agguantare uno dei quattro posti utili per i playoff scudetto), non sarà facile domani per i ragazzi di Fredi Radojkovic. Ed è per questo che rifugiarsi nel calore dei propri tifosi diventa sempre l’arma più importante per mettere in cascina punti preziosi, dopo quelli racimolati in casa contro Cingoli e Albatro.
Attenzione, su lato Raimond, ai vari Brzic, Nardin, Pavani, Sampaolo e all’ex di turno Enrico Aldini, oltre che al terzino destro De Oliveira, al portoghese Gimes e ai bosniaci Halilkovic e Vranac. Un team davvero rognoso, da tenere a bada solo con una grande difesa.
(credits ph. Skalamera)