Stringere i denti. Forse è questo l’unico vero imperativo che la Pallamano Trieste è chiamata a rispondere nell’immediato, in una situazione tutt’altro che rosea: l’impegno di sabato pomeriggio a Chiarbola è di quelli “terribili”, visto che in via Visinada arriva un Conversano campione d’Italia con poca voglia di fare sconti (il primo posto occupato dal Fasano dista quattro punti, sebbene la squadra dell’ex Alessanndro Tarafino abbia una partita in meno rispetto alla Junior). Al tempo stesso, in attesa di sfide più alla portata, per il team di Fredi Radojkovic la volontà è senza dubbio quella di giocarsela il più possibile, sebbene l’ago della bilancia penda a livello di pronostico inesorabilmente verso l’attuale compagine tricolore.

Poche le attuali certezze che i biancorossi hanno in questo momento tra le proprie mani: la “querelle infortuni” è sempre dannatamente una notizia ricorrente per Visintin e soci, sebbene qualche piccola luce si intraveda all’orizzonte. Dopo l’ultima ecografia, via libera a Nocelli per la ripresa degli allenamenti, dalla prossima settimana si riaggregherà al gruppo anche Stojanovic dopo lo stiramento patito in Youth League con gli Under 20, tempi più lunghi invece per Hrovatin, fermo almeno per le prossime due settimane dopo l’infortunio alla caviglia. Sta di fatto che il Trieste di domani sarà giocoforza quello visto a Merano, con la necessità nuovamente di cambi di ruolo da parte degli effettivi a disposizione di Radojkovic. Ulteriori sacrifici dunque per il roster giuliano, che ha bisogno di punti per togliersi dalla quart’ultima piazza ma che sa che la partita di domani potrebbe essere impari per il livello di forza degli avversari. Sperare non costa nulla, sebbene servirà anche una giornata storta da parte del Conversano, oltre che superarsi nelle indubbie difficoltà di un momento di stagione tutto meno che indimenticabile.