Che la Pallamano Trieste si sia avvalsa per l'ultimissima parte di stagione di due nuovi sponsor tecnici, la Termoidraulica Lanza e la Mar srl, rappresenta una boccata di ossigeno e soprattutto un'iniezione di fiducia per il prossimo campionato. L'ottavo posto conquistato sul campo, dopo un'annata così complicata, non può che essere il viatico migliore per impostare una Serie A futura che sia meno irta di difficoltà e più serena dal punto di vista economico.

Bene, anzi benissimo che ci siano state due new entry ma forse in città si sottolinea troppo poco che se la Pallamano Trieste è ancora in vita lo deve sostanzialmente a un'azienda, e nello specifico a una persona, che da diverse stagioni sostiene e soprattutto interviene a campionato in corso per “coprire” le pezze. Il riferimento è a Onoranze Funebri Alabarda e nello specifico al suo proprietario Michele Semacchi, che si è preso più volte a cuore le sorti della società aiutandola e addirittura salvandola da un destino ormai scritto. E' uomo di poche parole, Semacchi: le luci della ribalta non gli interessano, contrariamente ad altre figure che, forse, si sono prese notorietà ma poi concretamente hanno apportato meno di quanto ci si aspettasse.

Semacchi è uomo da dietro le quinte, poche parole e tanti fatti. Non ama le interviste (quante volte ci abbiamo provato...) ma non tradisce mai la parola data. Quest'anno aveva garantito un budget ma quando altri sponsor si sono defilati è intervenuto di nuovo lui. In silenzio, senza megafoni e forse senza la giusta visibilità, dalla stessa Pallamano Trieste, che la sua azienda si sarebbe meritata. Se l'handball giuliano ha chiuso la stagione alla grande e se i tifosi l'anno prossimo potranno ritornare a Chiarbola lo devono quasi esclusivamente a lui.