La prima gara di playout si trasforma in un incubo per la Pallamano Trieste: a Chiarbola passa il Pressano per 21-16, che ora avrà due match-ball in casa propria (rispettivamente il 23 e 25 maggio prossimi) per blindare la salvezza. Un match brutto, quello giocato dai biancorossi, andati fuori fase già nella seconda metà di primo tempo e costretti a una rincorsa vana per 45 minuti abbondanti: per i giuliani, la strada per conservare la A Gold si fa dunque sempre più ostica.
Il bel gol di Andonovski all’incrocio apre la contesa a Chiarbola, con i successivi gol imbucati poi da De Luca in seconda fase e nuovamente con Andonovski la partenza del Trieste è lanciata (3-0). L’illusione di una partita in discesa dura tuttavia il tempo di un battito di ciglia, con Pressano che poi prende le contromisure, accorciando il gap con D’Antino e Hamouda. I biancorossi si bloccano in attacco (costretti a giocare molto sul filo del passivo) ma restano comunque avanti per qualche minuto grazie a qualche buona respinta di Postogna tra i pali e alla realizzazione di Radojkovic al 10’ (4-2). Ai trentini bastano però 180’’ per pareggiare i conti e mettere la freccia (doppietta di Fraj e reti di Rossi e Mizzoni), i biancorossi rimangono in rottura prolungata, subendo un ulteriore gol con l’altro Rossi della formazione ospite. Le parate di Loizos e l’ottava rete trentina ancora con Fraj mettono già sulla graticola il team di casa, falcidiato dalle esclusioni per due minuti e costretto a inseguire (6-11 al 21’). I gol del giovane Somma e del veterano Dapiran ridanno un briciolo di entusiasmo ai tifosi triestini, Pressano non paga comunque eccessivo dazio nonostante un piccolo black-out offensivo anche perché la formazione di casa continua a sparare troppo a salve per impensierire realmente un Loizos strepitoso (9-14 al 30’).
Fredi Radojkovic tenta la carta Garcia in porta (che rientra dopo lo strappo muscolare) e l’estremo difensore ricambia la fiducia con un paio di respinte, ma nulla può sulla doppietta di D’Antino a tenere bene in ritmo il Pressano in apertura di ripresa (10-16). In attacco Trieste continua a sbagliare parecchio e l’inerzia rimane saldamente nelle mani ospiti, con Hamouda e D’Antino a insaccare l’11-18. Garcia continua a parare e a evitare guai ancor maggiori, la montagna da scalare resta comunque ripidissima a metà di secondo tempo (12-19), anche perché l’efficienza offensiva dei padroni di casa è ai minimi storici. L’espulsione di Hamouda e il gol di De Luca ridanno un briciolo di fiducia ai padroni di casa, ma rimangono sempre sei i gol da recuperare per il Trieste a dieci dal termine. Ed è un fardello troppo pesante da poter smaltire, che Pressano gestisce senza troppi patemi d’animo con i minuti che scorrono inesorabili. Per evitare di dover ricorrere alla finale-spareggio per non retrocedere, ai biancorossi servirà vincere ora due volte in trasferta: quasi una chimera, visti i chiari di luna dell’ultimo periodo.
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PALLAMANO TRIESTE 16
PRESSANO 21
(p.t. 9-14)
TRIESTE: Postogna, Garcia, Radojkovic 3, Dapiran 2, Del Frari, Mazzarol, Urbaz 1, Somma 2, Andreotta 1, Ceccardi 1, Visintin, De Luca 2, Sandrin, Andonovski 4, Ganz. All. F. Radojkovic
PRESSANO: Facchinelli, M. Moser, Villotti, N. Rossi 2, D’Antino 7, F. Rossi 3, Mazzucchi, Hamouda 4, Pilati, Folgheraiter, N. Moser, Loizos, Gazzini, Mizzoni 1, Fraj 4. All. Dumnic
ARBITRI: Simone e Monitillo