Chiudere l’anno solare nel migliore dei modi, mettendo da parte la delusione accumulata per le ultime due sconfitte di misura. Per la Pallamano Trieste 1970, di scena sabato 20 dicembre al palasport di Chiarbola contro la Loacker Bozen Volksbank (fischio d’inizio alle ore 19.00, saranno Fato e Guarini i fischietti designati per l’ultimo match del 2025), l’imperativo è scrollarsi di dosso i rovesci all’ultimo respiro patiti a Cingoli e Fasano. Un compito sicuramente non facile attende gli effettivi di coach Carpanese, che con gli altoatesini condividono gli stessi punti in classifica (16, frutto di 7 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte) e – ironia della sorte – anche il match di quarto di finale di Coppa Italia 2026 che le vedrà opposte l’una contro l’altra nella kermesse di Riccione, in programma dal 26 febbraio al 1° marzo.
Assorbito il ko a testa alta rimediato sabato scorso in Puglia contro lo Junior, è inevitabile che i biancorossi vogliano terminare un anno straordinario con un risultato importante ai fini del morale e della classifica. E di fronte ci sarà una formazione che, dopo la vittoria in casa contro il Conversano del 23 novembre, ha raccolto un punto nelle ultime tre partite disputate (pareggio a Chiaravalle ad anticipare i due rovesci interni rispettivamente contro Pressano e Siracusa). Destini dunque quasi del tutto paralleli per giuliani e altoatesini, momentaneamente usciti dalla Top-4 ma sempre a un tiro di schioppo dalle posizioni che valgono un posto per i playoff scudetto.
Chiare e ben definite le bocche da fuoco del Bolzano allenato da Mario Sporcic, con l’ex Pallamano Trieste Erik Udovicic a essere il miglior marcatore con 99 gol all’attivo (sesto posto in classifica cannonieri assieme a Da Cunha del Metelli Cologne), seguito dal forte terzino sinistro croato Alan Javor – a segno sino a qui 69 volte – e dal terzino destro classe 2004 Marco Zanon, che di gol ne ha siglati 64. Attenzione infine alla differenza-reti: in Alto Adige, lo scorso 13 settembre, finì 35-33 per i padroni di casa (Javor 12 gol, Udovicic 7).
“Con Bolzano sabato abbiamo a disposizione una partita che non solo vogliamo vincere davanti ai nostri tifosi, ma che ci può permettere di fare quel salto di qualità necessario per continuare a restare a contatto con le big della massima serie”. Questa l’analisi di Piero Sivini, vice-allenatore del Trieste 1970. “Stiamo lavorando tanto con la consapevolezza di essere una squadra forte, sapendo di avere ancora tanti margini di crescita fisica e mentale. Nella seconda parte delle ultime gare abbiamo dimostrato di avere un calo, prima della pausa dobbiamo riuscire a mimetizzare eventuali carenze mettendo maggiore energia in campo. Riuscire ad avere una mentalità di squadra ancora più vincente di quanto dimostrato sin qui potrà fare la differenza. L’importante – conclude il vice-coach alabardato – è seguire una direzione comune a cui tutti devono credere, dal primo all’ultimo effettivo a nostra disposizione”.