Trieste, 04 Maggio 2024

Adam Bratkovic: "Trieste ha idee chiare per puntare ai massimi livelli"

01 Ottobre 2020 Autore: Alessandro Asta

Di fatto, è la sorpresa più piacevole della Pallamano Trieste di questo avvio di stagione: Adam Bratkovic ha subito fatto vedere di poter essere uno di quei trascinatori di cui la squadra biancorossa aveva estremo bisogno da tempo. Per l’ala destra ex RD Koper e Creteil l’avventura giuliana è dunque partita nel migliore dei modi.

Sul buon inizio della squadra e sulla prossima sfida di campionato: “Le sensazioni di questo avvio sono ampiamente positive. Forse potevamo fare anche qualcosina di più dal punto di vista dei risultati, resta il fatto che abbiamo già dimostrato di essere competitivi. Nello scorso week-end contro Cingoli abbiamo praticamente avuto sempre la partita in mano, dobbiamo ora confermarci sabato a Fondi: non sarà un match semplice, se affrontiamo però questa sfida con la mentalità giusta possiamo continuare la nostra striscia vincente”.

Sul livello del roster giuliano e sugli obiettivi stagionali: “Questa è una squadra che durante l’estate ha visto innalzare il proprio tasso tecnico. La società vuole riportare Trieste in alto, proprio questa è la stagione che segna l’inizio di un progetto importante. Dove possiamo arrivare in questo campionato? Abbiamo l’ambizione di finire nella prima metà di classifica, è chiaro che nel corso delle prossime annate vogliamo davvero puntare a riportare lo scudetto in questa città. Per puntare al titolo ci manca ancora qualcosa a livello di roster, ma non dobbiamo avere fretta: lavoriamo per migliorarci giorno dopo giorno, i risultati arriveranno”.

Relativamente al suo inserimento all’interno del roster biancorosso: “Personalmente qui sto benissimo: sia a livello di lingua che per la cultura sportiva che si respira nella Pallamano Trieste, mi sono sentito a casa sin dal primo allenamento. Credo che il mio arrivo, assieme al ritorno di Dapiran, sia il segnale di come la società abbia la volontà di creare un gruppo vincente. Mi sento un leader, ma l’importante è fare bene di squadra: prima viene il club, poi la prestazione individuale. Inoltre, pur conoscendo già la tradizione triestina di handball, sono rimasto favorevolmente sorpreso dall’importanza del legame storico che c’è tra la città e questa squadra. Ecco perché dobbiamo focalizzarci per far tornare Trieste dove merita. Aspettiamo anche di rivedere i nostri tifosi sulle tribune, ogni persona che verrà a supportarci sarà un valore aggiunto in più per noi”.

Sul livello del campionato italiano, paragonato a quello francese e sloveno dove ha militato nel recente passato: “In Francia si è al top, ti alleni due volte al giorno e c’è un discorso di professionismo che in Italia ancora non c’è. Guardando alla Slovenia, sono invece convinto che stia diminuendo la differenza che esisteva sino a poco tempo fa con la serie A italiana. Qui sono tante le società che stanno riportando giocatori importanti nei roster, è un segnale importante per il movimento intero”.

Le sue sensazioni riguardo al problema Covid, che di fatto ha già fatto rinviare quattro partite in questo avvio di stagione: “Sin qui abbiamo avuto la fortuna di non avere problemi al nostro interno. Guardando a quanto sta accadendo con questi rinvii di partite, sappiamo naturalmente che la sicurezza al 100% non esiste ancora. Ognuno di noi cerca di usare le giuste precauzioni e di fare il proprio, l’importante è pensare solamente a giocare senza ulteriori assilli: lasciamo a chi di competenza la questione dei protocolli e delle disposizioni di sicurezza”.
 


Condividi sui tuoi social