Il primo di una serie di scontri diretti che molto sapranno dire su quale tipo di futuro prossimo si sarà chiamati ad assistere. Domani sera la Pallacanestro Trieste sarà di scena a Verona contro la Tezenis (palla a due alle 20.30, arbitreranno Rossi, Perciavalle e Valzani) ed è indubbio che già l’appuntamento in terra scaligera rappresenta una parentesi importante per il campionato biancorosso, impreziosito dalla vittoria interna di Santo Stefano contro Trento ma dannatamente ben lontano dal potersi considerare tranquillo.
Stessi punti in classifica e probabilmente anche le stesse sensazioni positive, viste le ultime recenti vittorie conquistate da ambo le parti. Che Verona e Trieste siano squadre in salute nonostante la posizione scomoda nella zona “calda” lo si evince dal gioco espresso da entrambe: la Tezenis arriva alla sfida di lunedì sera forte della vittoria di Napoli e sembra non soffrire più di quel “male da neopromossa” che l’aveva attanagliata nella prima parte del girone di andata. Un motivo in più per la squadra di Marco Legovich di fare attenzione, sebbene il ruolino di marcia tra le mura amiche dei veneti sia il peggiore di tutta la serie A (sin qui per il team allenato da Ramagli solo una vittoria su sei incontri disputati all’AGSM Forum).
“Dovremo essere assolutamente bravi ad approcciare questa sfida nella maniera più giusta, senza permettere a Verona di sviluppare quell’entusiasmo che può accendere davvero tanti dei loro interpreti” analizza il vice-coach biancorosso Massimo Maffezzoli a poco più di 24 ore dalla sfida. “È una squadra fatta di talenti e non solo di Karvel Anderson, che è il primario obiettivo del loro attacco nonchè un giocatore che attraverso le sue iniziative è in grado di accendere tanto i compagni quanto il pubblico. Attenzione anche a Cappelletti, il quale sta disputando un’eccellente stagione di Serie A, ma anche a Smith, nel reparto lunghi, un giocatore che sta giocando una stagione di altissimo livello, ma anche ai loro interpreti italiani come Bortolani e Casarin. Noi dovremo essere solidi in difesa, come abbiamo dimostrato nella partita con Trento. Sappiamo bene quali sono le cose che Verona predilige fare quindi chiaramente cercheremo di limitarle ma dovremo essere allo stesso tempo bravi, o ancor più bravi della scorsa settimana, a giocare una pallacanestro corale in attacco".
Per Trieste c'è l'incognita Pacher, infortunatosi nell’ultima sfida casalinga. “Il contatto e la botta che ha subito AJ nella partita con Trento è stato un contatto brutto, anche da vedere - conclude Maffezzoli - Gli esami strumentali per fortuna, soprattutto quelli alla testa ma anche al polso, hanno escluso fratture o problematiche gravi. Tuttavia il giocatore sta seguendo un lavoro differenziato quindi le sue condizioni, monitorate giorno dopo giorno, e la sua partecipazione alla partita verranno decisa con molta probabilità all’ultimo".