Dalle parole (poche, stando agli ultimi comunicati ufficiali) ai fatti: è il passaggio obbligato che la Pallacanestro Trieste è chiamata a fare nell’immediato, per dare un senso logico e soprattutto programmato al proprio futuro. Che sarà targato quasi sicuramente A2, per buona pace di tutti quelli che sognano un ripescaggio in extremis nella massima serie facendo ricorso al Tar e alla giustizia ordinaria.

Spazio dunque alla “restaurazione biancorossa”, con i silenzi societari di questi giorni giustificati da tutta la serie di riflessioni intraprese dal sodalizio presieduto da Richard De Meo (al centro, nella foto). Decisioni queste che porteranno – sperabilmente già nelle prossime ore – a definire nero su bianco i ruoli-cardine della società. Solo da quel momento in poi si pianificherà la costruzione del gruppo-squadra (con annessa riconferma o meno di Marco Legovich alla guida del team) che dovrà far dimenticare le delusioni rimediate in un finale di stagione di livello divenuto troppo basso per poter salvaguardare la categoria. E il tutto ruota attorno al nome del futuro GM che, con buona probabilità, non sarà più Mario Ghiacci (che dovrebbe però restare in società, pur con un altro ruolo tutto da definire).

Tutti gli approfondimenti saranno disponibili sul nuovo numero in pdf di Citysport.news di lunedì 22 maggio 2023.