La serie A2? Non propriamente una categoria per “signorine” o per palati fini. Ce lo siamo accorti ieri sera, subito dopo la vittoria (risicata e sporca quanto volete, ma pur sempre importante) della Pallacanestro Trieste contro Orzinuovi. Che ha un significato forte e un monito per tutti: dimenticatevi i vari Melli, Logan, Tonut e compagnia bella, e abbracciate metaforicamente i vari Bertini, Zugno e Gaspari. Ovverosia, molti di quei giocatori che mercoledì sera, per abbondanti 35 minuti di partita, hanno messo sotto scacco la banda di Jamion Christian. Perché, signore e signori, è questo il panorama che ci attende da qui sino a (sperabilmente) giugno inoltrato. Che piaccia o meno. E pur avendo cavalcato a lungo queste "praterie" solo pochi anni fa, in molti forse dimenticano un panorama che può certamente apparire poco nobile, ma che necessariamente farà parte delle nostre domeniche pomeriggio per i mesi che verranno.
E’ vero: la Trieste di ieri sera è stata tutt’altro che scintillante. Ha fatto fatica a mettere le ganasce all’Agribertocchi, a lungo non ha saputo registrarsi in campo correttamente sul parquet in difesa, ha sbagliato parecchi tiri non contestati piedi per terra. Ma questi primi due punti di stagione, ottenuti con così tanto sudore, valgono doppio. Non solo perché danno la dimensione di una categoria dove avremo bisogno di tante vittorie risicate e sporche per arrivare sin dove questa piazza brama di tornare il più presto possibile. E allora per un attimo, pur sapendo che di step ce ne sono tanti da fare, forse conviene abbandonare tutto il malcontento uscito dopo una sola partita di campionato giocata.
La pratica rende perfetti. E i biancorossi ieri, all’esordio, non lo sono stati. C’è un equilibrio sottile ancora da trovare, le tante rotazioni di coach Christian non devono essere considerate banalmente come un mero esercizio per… scombinare le idee dei propri giocatori, bensì portano inevitabilmente a quell’imprescindibile percorso di crescita che questa squadra è chiamata a fare. La forza di alcune individualità importanti (su tutte, quelle di un Justin Reyes che già studia per essere un assoluto protagonista) ha evitato guai peggiori per Trieste ieri sera. Sicuramente non dovrà essere così per tutta la stagione, ma è necessario sottolineare che vincere così aiuta a capire meglio come vincere nell’immediato futuro. Dove conteranno i dettagli, motli di quelli da smussare che ieri sono stati più croce che delizia per il pubblico di Valmaura, ma che al tempo stesso sono gli stessi che già dal primo allenamento post-Orzinuovi saranno chiaro motivo di analisi da parte del coaching staff giuliano.
Prendiamoci dunque i primi sudati punti del campionato e guardiamo avanti. Di battaglie da vincere ce ne sono parecchie davanti a noi, a partire da domenica prossima a Chiusi. E "benediciamo" solo per un istante il fatto che, per arrivare sino in fondo, ne serviranno un bel po’ così…