Dopo i 1.700 chilometri di Wurzburg, altri 800 ieri per la sessantina di tifosi della Pallacanestro Trieste che si sono sobbarcati, la gran parte in giornata, la trasferta bosniaca sul campo dell'Igokea. E così come in Germania è arrivata un'altra sconfitta, e anche stavolta pesante. Il -15 contro i balcanici non ammette repliche, anche perché i biancorossi sono stati sempre sotto, dall'inizio alla fine del match, e già nel primo quarto erano riusciti "nell'impresa" di accumulare 18 lunghezze di ritardo. Un vero disastro per una squadra partita con altre ambizioni e che dopo un mese di stagione si ritrova con un piede fuori dalla coppa e una sfida, il derby di domenica in via Flavia, assolutamente da non sbagliare.
Tornando alla folta pattuglia di supporter giuliani, a loro vanno i complimenti per aver cantato sempre, anche a partita abbondantemente conclusa, in un palasport pressoché vuoto, nel quale erano presenti poche centinaia di tifosi bosniaci. Era come giocare in casa, con i cori alabardati che sono rimbombati per due ore, ma neanche questo è servito per dare la scossa alla squadra.