Se quella di lunedì era una partita importante, nell’economia di una serie in perfetta parità, quella di stasera nel neutro di Villorba (si gioca alle 21.00, arbitreranno Rossi, Perciavalle e Patti) diventa una sfida che davvero può indirizzare da una parte o dall’altra l’inerzia dei quarti di finale. Dopo lo sgambetto alla Leonessa in gara-2, per la Pallacanestro Trieste c’è ora la possibilità di rendere bellissima una stagione già ampiamente positiva. Regalarsi le semifinali scudetto non è più una chimera, ma per farlo servirà già fra qualche ora fare un passo importante rimettendo sotto scacco una Brescia che, dopo i primi 50 minuti da favola delle prime due partite, si è vista recapitare dai biancorossi un pacco-dono pieno zeppo di interrogativi. Sia difensivi che offensivi. Ed è su questo aspetto che i giuliani ora possono e devono avere il coltello dalla parte del manico.
Certo, ripetere la straordinaria prova in attacco di lunedì scorso (con 16 triple infilate nel canestro lombardo), con ben sette giocatori in doppia cifra, rappresenta il punto più difficile da replicare stasera in gara-3. Perché la Germani resta comunque squadra esperta, capace anch’essa come Trieste di non ripetere per due volte di fila gli stessi sbagli e che ripartirà dall’eccellente difesa di gara-1 per riprendere colore e tornare ad avere il fattore-campo dalla sua. È dunque chiaro che la banda di Jamion Christian dovrà dare nuovamente pochi punti di riferimento, ripartendo magari anche da quel quintetto con Brooks, Uthoff e Candussi tutti assieme appassionatamente a ingrippare per larghi tratti dell’ultima partita il motore della Leonessa.
Con il recupero a pieno regime di Valentine, tra i protagonisti di gara-2, è dunque abbastanza semplice da ipotizzare che Trieste possa puntare nuovamente con gli stessi effettivi dei primi ottanta minuti della serie, tenendo dunque McDermott in… naftalina. A meno di rivoluzioni improbabili, con uno dei due centri tra Johnson e Kelley a finire in tribuna, ci si presenterà così a Villorba. Con la prima in “casa” della serie ad avere inevitabilmente un gusto particolare, per distanza dalle vere mura amiche di Valmaura e per un orario della palla a due poco adatto a un esodo di massa dei tifosi giuliani nella Marca. Ma, per rendere speciale una serata surreale come era stato a Verona nella prima delle due giornate di squalifica, servirà essere speciali dentro e fuori dal campo.
(credits ph. LBA)