Senza paura e con spirito rinnovato contro una delle squadre più forti della BCL. Forte della vittoria di sabato scorso in campionato a Napoli, per la Pallacanestro Trieste c’è fra poche ore la sfida probabilmente più affascinante e allo stesso tempo ostica di tutto questo inizio di stagione: con la palla a due di stasera alle 21.00 contro un Galatasaray che ha un conto in sospeso con la kermesse europea (turchi battuti lo scorso anno in finale da Malaga), il pubblico di Valmaura vuole esaltarsi in un appuntamento importante per tanti aspetti. E non solo quelli prettamente sportivi.
Il fascino di un “ritorno a casa” in una competizione continentale e la necessità di mettere in cassaforte i primi punti nel girone: dopo il ko di Würzburg nella prima giornata, la squadra di Israel Gonzalez ha imparato sulla propria pelle che non basta il “compitino” per vincere partite in Europa. Per un team che necessita ancora di equilibri oliati (e in primis, evitando il quantitativo industriale di palle perse visto nelle prime gare ufficiali della nuova annata agonistica), il test di stasera è di quelli probanti ma che andrà a mettere una sorta di… bandierina sulle vere aspettative in BCL di Trieste. Data la forza dell’avversaria, è chiaro che un risultato positivo verrebbe salutato come un preziosissimo punto di partenza per poter crescere e diventare grandi come la società giuliana vuole diventare, d’altro canto imparare dagli errori dell’esordio in Germania – dove si vide una squadra disunita, più intenta a risolvere i problemi di continuità quasi esclusivamente con soluzioni individuali e perlopiù dal perimetro – è quanto di più necessario per rendere lungo il cammino europeo.
“Specialmente contro il Galatasaray dovremo imporre il nostro ritmo, giocare in velocità, correre in contropiede e mantenere un alto livello di intensità. Questa sarà la chiave per competere contro una squadra esperta come questa. Per noi sarà fondamentale difendere con energia e attenzione: solo così potremo restare dentro la partita e giocarci le nostre carte fino alla fine”. Parole di coach Gonzalez, che tradotte significano “Dovremo essere pressoché perfetti per uscire vincitori da questa sfida”. I segnali di crescita dimostrati contro Napoli – quantomeno, sul fronte della solidità mentale nel momento più importante del match – fanno ben sperare ma non sono sufficienti. Specie pensando a chi “zoppica” ancora tra gli effettivi biancorossi (e non è un segreto che, in una parentesi così prestigiosa, vedere tutti sul pezzo sarà fondamentale per sperare di battere i turchi). Toscano-Anderson in primis, sin qui apparso un pesce fuor d'acqua per statistiche e linguaggio del corpo...