Per più di qualcuno potrebbe essere tranquillamente una sfida che serve e sposta poco, vista una situazione di classifica “cristallizzata” per entrambe. Per molti altri, è invece probabilmente la partita migliore per capire – a un tiro di schioppo dai playoff – se le velleità di voler essere una protagonista possono rimanere tali. Dopo la… sbronza del sabato di Pasqua e la larghissima vittoria contro Vigevano che, quantomeno, ha ridato un briciolo di autostima alla squadra e gioia di venire a Valmaura ai tifosi, sarà un sabato di campionato particolare per la Pallacanestro Trieste. 

Ospite di Trapani (palla a due domani alle 20.30), di cui si è detto già praticamente tutto della sua forza e che, con gli innesti di Gentile e Alibegovic, diventa ancor di più la principale favorita per salire di categoria, mai come in questo ambito per i biancorossi ci sarà unicamente da pensare a se stessi. E’ innegabile che l’ago della bilancia penda verso la squadra del neo allenatore Diana, per una serie abbastanza copiosa di motivi. E di questi, uno di quelli che forse interessa maggiormente a Trieste è far capire di non continuare a essere squadra molle in trasferta, visto che in questa fase a orologio non si è praticamente mai vinto lontano da casa ed è addirittura dal 10 dicembre scorso (vittoria a Nardò) che non si raccolgono punti in casa degli altri.

Missione impossibile contro questi Shark? Forse sì, ma a questo punto della stagione cominciano a valere anche le motivazioni. L’”effetto-Reyes” ha indubbiamente prodotto parecchio contro Vigevano per tutta la squadra e in particolare per alcuni – vedi Candussi e Ferrero – a cui serviva una sferzata di energia positiva. C’è il nuovo arrivato Menalo da inserire (e chissà se lo vedremo già sul parquet domani sera), c’è soprattutto da reggere l’urto contro una corazzata che difficilmente vorrà fare sconti. Altro che partita “inutile”: per la Pallacanestro Trieste a Trapani c’è un esame di maturità grande come una casa da superare…