Trieste, 04 Maggio 2025

Roster completato, il mercato regala più certezze che scommesse

05 Agosto 2024 Autore: Alessandro Asta

La solita, classica domanda di ogni inizio agosto che si rispetti: dove potrà arrivare la Pallacanestro Trieste in campionato? È evidente che, a mercato pressoché concluso (e potremmo dire che aver definito già tutto il roster rappresenta di per sé già un piccolo lusso…) e non avendo ancora mai visto all’opera la squadra nemmeno nelle sfide precampionato, si può andare solamente per sensazioni. Che in primissima istanza seguono quelle di un gm come Mike Arcieri che ha dimostrato – a parole – profonda soddisfazione di ciò che è stato fatto nella costruzione della squadra. 

Partiamo da un primo, importante presupposto da fare a bocce rigorosamente ferme: abbiamo visto come questa dirigenza abbia lavorato nel corso dello scorso anno. Con tanti punti critici che sono diventati non solo punti di forza ma soprattutto le variabili fondamentali per conquistare una promozione ineccepibile, guardando il cammino fatto in tutti i playoff. E se tutto questo da una parte ha regalato un credito molto alto ai diretti protagonisti societari, dall’altra ha forse dato in dono anche l’appeal giusto per mettere sotto contratto una serie di giocatori importanti e già esperti della massima serie. Un valore aggiunto non indifferente, che da neopromossa può giocare un ruolo-chiave nell’inferno di una serie A che nel corso degli ultimi anni è sempre cresciuta di valore e di difficoltà.

Non ci nasconderemo dietro a un dito nell’affermare che il reparto dei “piccoli” a disposizione di Jamion Christian è quello che al momento dà le maggiori rassicurazioni: avere assieme Colbey Ross e Michele Ruzzier in cabina di regia è un lusso, l’approdo di Markel Brown è altresì qualcosa di clamoroso per un team risalito dalla serie A2. E da qui si ripartirà nel muovere tutta la serie di altre preziosissime pedine a disposizione di Jamion Christian: c’è stata l’importante riconferma di Justin Reyes che, se avrà la fortuna di non essere uno “Swarovski” dal punto di vista fisico, è un elemento di primo ordine anche al piano di sopra. Ci sarà anche l’esperienza di Jeff Brooks, uno di quelli che non ha bisogno di presentazioni nella massima serie e che non è venuto a Trieste solo per dare buoni consigli verbali e per “svernare”, bensì per dare punti e fisicità in ala.

Ok, ma tutti gli altri? La personale curiosità di chi scrive (e probabilmente, di buona parte di chi sta attualmente leggendo queste righe) è capire l’apporto dei due americani meno conosciuti rispetto agli altri del roster, su cui Arcieri ha posizionato le proprie fiches sul tappeto verde della roulette della futura serie A. Jarrod Uthoff e Jayce Johnson sono indubbiamente le due scommesse tutte da scoprire che – se vinte – possono proiettare davvero la Pallacanestro Trieste verso potenziali lidi interessanti. Troppo presto per fare previsioni ulteriori e per vedere se sotto le plance si sarà davvero un pochino “fragili”. Fatto sta che nel “5+5” che rimarrà tale sino a nuovo ordine ci sarà spazio anche per tutto il resto di italiani ancora con un contratto in mano: da Bossi a Campogrande, sino a Deangeli e Candussi, non si deve pensare a quanto poco spazio si potrà avere nelle rotazioni (forse, in prima battuta e sulla carta, gli ultimi due nominati hanno più speranze di un minutaggio maggiore rispetto agli altri…), piuttosto che c’è la possibilità di restare a far parte integrante di quel gruppo che solo qualche mese fa ha stupito tutti, ribaltando completamente i pronostici. Un qualcosa che ha fatto tutta la differenza del mondo e un ambito che, chissà, può anche essere ripetuto da fine settembre in poi…


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