Trieste, 09 Maggio 2025

Perché la società non risponde alle domande sulla contestazione?

11 Marzo 2024 Autore: Gabriele Lagonigro

Si è aperto un acceso dibattito, soprattutto on line, sull'atmosfera vissuta ieri al PalaTrieste. Paradossale, per certi versi, e forse anche inattesa. All'annunciata presa di posizione della curva, che ha disertato il primo quarto del match, ha fatto da contraltare un'affluenza corposa e decisamente superiore rispetto alle ultime gare, con 3.300 supporter ad assiepare gli spalti di Valmaura. Tanti, considerando l'appeal (scarso) della partita e le sette sconfitte nelle ultime nove sfide disputate dai biancorossi. E questo è stato il primo aspetto sorprendente della serata.

Il secondo è stato l'accoglienza riservata alla squadra da chi era presente fin dal primo minuto: assolutamente normale, senza fischi se non qualche mugugno alla presentazione dei roster, e con applausi scroscianti alle prime triple di Brooks e Ruzzier. Che a fine match usciranno addirittura dal campo prendendosi altrettante standing ovation. Terza stranezza della sfida contro Treviglio è stato il disappunto espresso attraverso fischi sonanti all'indirizzo della curva da una discreta fetta degli altri tifosi, che hanno "contestato" gli insulti rivolti ad Arcieri (tollerando invece il "salta la panchina" rivolto a coach Christian). Ora: le offese non piacciono a nessuno e ci mancherebbe, ma la protesta degli ultras, a nostro avviso, non ha superato i confini della civiltà. E chi macina 1.500 chilometri fino a Latina per seguire la squadra meriterebbe più rispetto in quelle rare - e legittime - prese di posizione nei confronti del club. Ognuno è libero di esprimere le proprie passioni sportive come vuole ma se bisognava lanciare un messaggio era meglio farlo uniti. I fischi alla curva andavano probabilmente indirizzati altrove.

L'ultimo dei paradossi è arrivato dall'ennesima conferenza stampa in cui i diretti interessati hanno fatto finta di non accorgersi del clima che gli sta attorno. Era capitato qualche mese fa con lo striscione che Arcieri non aveva visto, è risuccesso ieri con il giemme che ha parlato di una "grande atmosfera" al palazzo con tanti giovani e tante donne e con il pubblico che è stato il sesto uomo in campo. E che alla domanda sulla contestazione della curva si è rifiutato di rispondere. Non è così - a nostro avviso - che si ricompone la frattura con il tifo più caldo e non è questo il modo di approcciarsi a chi segue la squadra tutto l'anno, in casa e in trasferta. E che ha perso la pazienza dopo una stagione oltremodo deludente.


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