Partita dura e ostica doveva essere, gara durissima e fisicamente probante è stata: la Pallacanestro Trieste, nell’ultima apparizione amichevole in casa prima dell’inizio del campionato, perde lo scrimmage di Valmaura contro un’ottima Olimpia Lubiana. Finisce 66-80 e per il team di Gonzalez è una sconfitta “terapeutica” che finirà per fare bene in fatto di costruzione degli equilibri di stagione. Perché se da una parte il Cedevita ha fatto capire di essere squadra ordinata e letale in ogni ambito offensivo, dall’altra i biancorossi hanno dimostrato di avere gambe pesantissime specialmente nella seconda metà di gara, con 26 punti segnati negli ultimi venti minuti.
Per Trieste continuano a mancare sia Moretti che Iannuzzi, spazio nei dodici nuovamente per i giovani Martucci e Cinquepalmi. Lubiana mette subito tanta pressione difensiva sui portatori di palla biancorossi, tenendosi un punticino di vantaggio al 3’ (3-4, con tripla giuliana di Brown). Si segna poco anche nei minuti che seguono, il gioco di Ross per la schiacciata di Sissoko, la penetrazione di Ramsey dopo qualche tiro a vuoto dal perimetro e una nuova bomba di Brown mettono i biancorossi col muso avanti al 6’ (10-8). Si attiva anche Toscano-Anderson entrando dalla panchina (rubata e schiacciata a una mano, poi tripla dall’angolo), il Cedevita torna a -1 con i tre punti di Chougkaz prima delle… invenzioni di Ruzzier (bomba, poi assist al bacio per l’appoggio facile facile di Brooks). È +2 dopo un primo quarto godibilissimo (21-19).
Trieste si carica subito di falli in avvio di secondo periodo, raggiungendo il bonus in poco meno di un minuto e mezzo. Toscano-Anderson mantiene alto il ritmo offensivo, il Cedevita resta in scia sul 24-24 prima del tiro dall’angolo di Ramsey che, pur sbagliando qualche tiro di troppo, si prende un briciolo di fiducia (e lo si vedrà nei minuti che seguono). Lubiana sorpassa con Girard in contropiede dopo una palla persa di un Brown comunque più che positivo in questa fase di partita (29-31 al 17’) e gli sloveni hanno il merito di trovare una “mattonella” dal perimetro. Dall’altra parte c’è però lo stesso Ramsey ad accendersi e a trovare 13 punti sino alla sirena di metà gara, un bottino comunque non sufficiente per mantenere i biancorossi in vantaggio alla pausa lunga (40-41).
Vola Sissoko sull’alley oop di Toscano-Anderson rientrando dagli spogliatoi, Trieste però insegue ancora il Cedevita (44-48 sull’appoggio vincente di Kennedy) che colpisce ancora nei punti nevralgici della difesa biancorossa (tra tutti, la mancanza di comunicazione nel salvaguardare il pitturato). Ramsey torna a segnare da lontano, Gibson risponde con la stessa moneta per un nuovo +4 sloveno al 25’, altra deflagrazione giuliana stavolta con Candussi mentre i successivi liberi di Brown ridanno il vantaggio minimo ai padroni di casa. Poi però il Cedevita torna a fare la voce grossa (impetuosa la schiacciata di Kennedy) ed è -6 Trieste a dieci dalla fine (56-62).
Lubiana scappa definitivamente via a metà dell’ultimo quarto: Chougkaz regala anche il provvisorio +9 (57-66), un nuovo acuto di Ramsey con l’”and one” ridà fiducia a Trieste che però precipita in doppia cifra di ritardo subendo la tripla di Skara del 60-71 che di fatto lancia definitivamente in orbita il Cedevita. I biancorossi faticano a trovare una continuità offensiva tale da poter tornare in scia nei minuti finali, “spadellando” parecchio da lontano senza frutto. Di Brown gli ultimi punti giuliani del match, quando la benzina è definitivamente finita: i 1635 del PalaTrieste applaudono comunque.
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PALLACANESTRO TRIESTE 66
CEDEVITA OLIMPIA LUBIANA 80
(21-19; 40-41; 56-62)
PALLACANESTRO TRIESTE: Toscano-Anderson 8, Martucci, Ross, Cinquepalmi, Deangeli, Uthoff, Ruzzier 3, Sissoko 8, Candussi 10, Brown 15, Brooks 3, Ramsey 19. All. Gonzalez
CEDEVITA OLIMPIA LUBIANA: Stewart jr. 9, Gibson 10, Girard 13, Radovic 2, Nikolic 6, Barjokvic, Houindo, Blazic 2, Cerkvenik 8, Skara 10, Chougkaz 12, Daneu, Kennedy 8. All. Mitrovic
Arbitri: Wasserman, Pellicani e Roiaz
(credits ph. Pall. Trieste)