Di certo, a queste latitudini, uno come lui non passa inosservato. E non è un caso che incrociandolo in questi giorni tra le vie cittadine, più di qualcuno lo saluti chiedendogli “Quando torni a giocare da queste parti?”. In fin dei conti, Matteo Da Ros a Trieste è sempre di casa. E in attesa di capire come si svilupperà il mercato biancorosso, di estimatori che lo vorrebbero nuovamente sul parquet dell’Allianz Dome ce ne sono parecchi…
Hai da poco terminato la tua esperienza di due anni a Cantù: con che sensazioni hai concluso questa avventura?
“Al netto della delusione per non essere arrivati sino in fondo, quello di questa stagione è stato un cammino molto più difficile rispetto a quello del primo anno: nell’ultimo campionato abbiamo perso molte partite che contavano, siamo poi arrivati nella fase finale senza riuscire ad alzare l’asticella. Mentalmente non siamo arrivati pronti agli appuntamenti decisivi”.
Hai sofferto per la massima serie persa da Trieste poco più di un mese fa?
“Parecchio. E so che è stata difficile per tutto l’ambiente. Ho fatto fatica a trovare il momento giusto per parlarne assieme a tanti miei ex compagni di squadra che sono ancora lì”.
In tanto sperano di rivederti con questa maglia…
“Se ci fosse la possibilità di sedersi attorno un tavolo per parlarne con la società, Trieste diventerebbe la scelta più corretta ma anche la più difficile: di fatto rimetterei in gioco tutto quello fatto in precedenza. C’è sempre il timore di deludere potenzialmente persone e tifosi, ma è una sfida enorme che sposerei con le giuste condizioni”.
(L'intervista integrale a Matteo Da Ros è disponibile sul numero settimanale di Citysport.News di lunedì 26 giugno 2023)