Sarà bello tornare a palazzo. Anzi, bellissimo. Perché dopo le gioie infinite di quel 12 giugno 2024 che ha tracciato di fatto la nuova ascesa della Pallacanestro Trieste nella massima serie nazionale, ci sono più di… 5000 "buoni motivi" perché la prima palla a due di stagione regolare sia di quelle da incorniciare. Indipendentemente da quello che sarà il risultato del campo.
Domenica 29 settembre, ore 12.00: la caccia ai primi punti parte con una preda grossa, quella Olimpia Milano che domenica scorsa ha saputo già mettere in bacheca il primo trofeo di stagione con la Supercoppa vinta in finale all’overtime contro la Virtus Bologna. Che quella di Ettore Messina sia squadra “illegale” per buona parte delle squadre di A risulta quasi scontato scriverlo (tra le indiscusse individualità dei vari Shields, Leday, Mirotic e compagnia da quest’anno c’è un asse play-pivot che fa paura, quella composta da Dimitrijevic e Nebo che ha già fatto sconquassi in Supercoppa): ma detto questo, al netto della difficoltà massima dei primi quaranta minuti di stagione, una Trieste che recupererà di fatto buona parte degli acciaccati (e rivedere a tempo pieno Ross, Brown e Bossi potrebbe essere un ambito facilmente materializzabile domenica…) avrà tanto, tantissimo pubblico a sostenerla.
I numeri non mentono mai, nemmeno in questo caso: da una campagna abbonamenti che si chiuderà a quota 3800 – tessera più, tessera meno – sino ai parecchi tagliandi sin qui già staccati per il match contro Milano, saranno ben più di 5000 gli spettatori attesi a Valmaura domenica all’ora di pranzo, con un numero che potrà ulteriormente salire sino a domenica mattina. E dall’entusiasmo straripante di gara-4 contro Cantù che aveva regalato una nuova A, il passaggio verso la partita contro i campioni d’Italia della EA7 è quanto di più bello ci si potesse immaginare per riprendere il cammino nell’olimpo del basket italiano. Che sarà difficile e pieno di ostacoli sicuramente, ma con il grande pubblico a fare da sesto uomo i presupposti in fatto di “calore” sono davvero eccellenti.