Trieste, 22 Maggio 2025

Il PalaTrieste si conferma il terzo pubblico d'Italia dietro alle due di Eurolega

30 Dicembre 2024 Autore: Gabriele Lagonigro

Una partita vissuta sul parquet. Ed un'altra, altrettanto importante e significativa, che si è giocata sugli spalti, fra momenti di amarcord, emozioni, arrabbiature e rivendicazioni.

Sul campo ha vinto Venezia e al netto di qualche decisione arbitrale piuttosto cervellotica, i lagunari hanno ottenuto i due punti con merito. Sono apparsi più squadra e ben più pesanti sotto canestro, e tutte le volte che Trieste li ha rintuzzati, sono riusciti a piazzare quei mini break che hanno determinato il punteggio. Ancora una volta gli uomini di Christian hanno vissuto un po' troppo su individualità e tiro da fuori e nella serata che ha rivisto un Valentine produttivo e più attento è mancato Ross, mentre sotto i tabelloni i lunghi di casa hanno fatto fatica. Poco male: il piatto continua a sorridere, i biancorossi rimangono ottavi e quindi in piena zona final-eight di Coppa Italia e l'entusiasmo rimane altissimo.

Già: ancora una volta il PalaTrieste ha sfiorato le 6 mila unità al punto che gli unici biglietti rimasti invenduti erano quelli vip da 90 euro: un colpo d'occhio nuovamente fantastico che pone l'impianto di Valmaura come il terzo più popolato di tutta la Serie A in questo primo scorcio di stagione, dietro alle due di Eurolega, l'Olimpia e la Virtus. E non è solo numericamente che il catino di via Flavia è fra gli impianti top: il volume del tifo è stato assordante anche ieri, e questo nonostante le diffide piovute sulle teste di alcuni “capi” della curva. E a questo proposito la sfida di ieri era un bel banco di prova per saggiare gli umori della piazza: qualche insulto, in avvio di partita, all'indirizzo delle forze dell'ordine, ma nell'insieme l'ambiente è rimasto sereno. Un po' di cori “ostili” sono piovuti anche verso i veneziani, che naturalmente hanno ricambiato, ma tutto è rimasto nella norma anche perché, onestamente, nessuno sente più di tanto la rivalità con la Reyer. Il derby vero, a nord-est, è con Treviso (Udine esclusa, ovviamente), e non con la squadra della Laguna.

E poi la compagine della Serenissima non può che fare un po' di simpatia, con tutti quegli ex giustamente salutati e ringraziati dallo speaker prima della gara. Ben sei, se ne sono contati, quattro in campo (la metà in panca, a dire il vero) e due sulle tribune, ad iniziare dal grande Eugenio Dalmasson, oggi dirigente della Reyer, e Mauro Sartori per passare, sul parquet, al Lobito Fernandez (il più applaudito), Jordan Parks (il migliore in campo, un giocatore che migliora di anno in anno), Alessandro Lever e Giga Janelidze. Una sorta di Trieste-2, che ieri sera ha fatto lo scherzetto alla “1”.


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