Trieste, 22 Maggio 2025

Decisioni lentissime, orari penalizzanti: il rispetto per i tifosi arriva sempre per ultimo

20 Maggio 2025 Autore: Gabriele Lagonigro

Alleluia. La tragicomica organizzazione di gara-3 ha conosciuto l'apice pochi minuti fa, quando, alla buon'ora, il Collegio di garanzia del Coni ha respinto il ricorso della Pallacanestro Trieste. Si giocherà a Treviso, quindi, e non alle 19 come comunicato in prima istanza ma alle 21. Con buona pace delle tifoserie, di cui, come è evidente, non interessa niente a nessuno: considerando che la partita finirà quasi alle 23 e che ci si impiega quasi due ore per arrivare nella città della Marca, sarà difficile essere a casa prima dell'una di notte. E il giorno dopo i comuni mortali vanno al lavoro. Tant'è.

Ma fa altresì specie che mentre per gara-4, prevista sabato (finalmente) al PalaTrieste la prevendita è già partita, per la sfida in programma fra quarantott'ore, non sapendo fino a poco fa l'esito del ricorso, non sono ancora noti i dettagli per l'acquisto dei biglietti: non si sa se saranno nominativi e nemmeno il settore riservato ai biancorossi e ai bresciani, mentre, com'è naturale, trovare pullman per trasportare i supporter alabardati in Veneto, in una giornata, sarà quasi impossibile. Ne discende che si viaggerà verso Treviso con mezzi propri e questo ovviamente mette un minimo in apprensione le stesse questure, perché è più complicato gestire l'ordine pubblico se ognuno arriva per conto proprio.

In ogni caso, al di là di un'amicizia fra gli ultrà della Germani e quelli trevigiani, è abbastanza improbabile che ci possano essere problemi, anzi: il pubblico di Brescia, ieri sera, si è dimostrato sportivo dall'inizio alla fine, applaudendo i giocatori alabardati (che hanno ricambiato) al termine del match e battendo le mani alla settantina di tifosi triestini quando questi ultimi hanno intonato cori contro la Lega basket. E considerando che giovedì sera, a Villorba, sarà difficile che si muovano migliaia di aficionados, restiamo ottimisti sul comportamento educato di tutti. Sperando, naturalmente, di non giocare più in campo neutro per i prossimi vent'anni.


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