La… grande paura dura un quarto per la Pallacanestro Trieste: Chiusi fa dannare i giuliani nei primi dieci minuti, poi la squadra di Jamion Christian riacquista la consapevolezza di avere 20 punti in più in classifica rispetto ai toscani e i biancorossi riprendono colore, riprendendo nuovamente a vincere dopo i due derby regionali persi di fila. Finisce 98-88 ed è forse il miglior toccasana per una squadra spaventosamente sull’orlo di una crisi di nervi: i giuliani si impongono dispensando tanti assist con i propri “piccoli” (ben 22 in totale alla sirena finale) e tornando a mettere punti in classifica, qualcosa che serviva realmente come il pane.
C’è Ruzzier nei dodici biancorossi (una presenza in panchina solamente a incitare i compagni di squadra, con la distorsione alla caviglia non ancora risolta) ed è subito difesa a zona per Chiusi, con i triestini Dellosto e Visintin piazzano lo 0-4 iniziale e con gli ospiti che si spingono anche sul +8 prima di un time-out repentino di Christian a cercare di riparare ai primi, orribili tre minuti biancorossi senza canestri segnati. È Candussi a “togliere il tappo” dal ferro dell’Umana, Filloy confeziona da lontano il provvisorio -5 (5-10) tuttavia i toscani mantengono l’inerzia in mano anche con l’abilità di conquistare falli preziosi per proficue gite in lunetta (7-19 al 6’). Per Trieste di fatto è Brooks a tenere a galla una barca che imbarca tantissima acqua in difesa, negli istanti finali di quarto arriva un buon segnale da Vildera (sei punti di fila) e - pur balbettando all’inverosimile - i padroni di casa sono solo sotto di quattro lunghezze alla prima sirena (20-24).
Il gioco sotto canestro sembra premiare i giuliani anche in avvio di secondo periodo (altro “servizio” sotto canestro per il -2 Vildera), i liberi successivi imbucati da Filloy consegnano la parità a quota 26. Ma proprio l’assenza di Vildera viene poi pagata da Trieste in pitturato, poiché i padroni di casa tornano poi ad affidarsi quasi solamente al tiro pesante (bomba di Campogrande e Bossi del 35-35 al 15’). Il ritmo però passa in un lampo nelle mani triestine, anche perché la difesa sale di tono e l’attacco cresce di fiducia: triple di Brooks e Deangeli e in un amen i giuliani volano sul +13 (48-35), prima del 48-38 dell’intervallo lungo.
Torna a farsi vedere Candussi in casa biancorossa a inizio di terzo quarto dopo un primo tempo a fare baruffa col canestro, più in generale Trieste dimostra la giusta continuità offensiva utile per tenere lontana Chiusi. È ancora un positivissimo Brooks a illuminare i biancorossi dalla lunga distanza (65-54 al 25’), l’altro acuto lo dà Ferrero ancora da lontano. L’Umana però trova un paio di buoni tiri dal perimetro con Jerkovic e Possamai, utili per tentare di restare in scia: gli ospiti ritentano la carta dei cambi di difesa, tuttavia Trieste è sufficientemente lucida nel mantenere otto punti di distacco alla penultima sirena (73-65).
C’è da amministrare il gap negli ultimi dieci minuti finali e i biancorossi lo fanno con sufficiente tranquillità: la regia di Bossi, tanti minuti di qualità in campo, è decisamente diligente e la Pallacanestro Trieste scappa via definitivamente. La pratica è chiusa sull’87-72 a 6’ dalla fine, con le magie di Brooks che segna praticamente da ogni angolo, legittimando il ritorno al successo.
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PALLACANESTRO TRIESTE 98
UMANA CHIUSI 90
(20-24; 48-38; 73-65)
PALLACANESTRO TRIESTE
Obljubech, Bossi 13, Filloy 9, Rolli ne, Deangeli 18, Ruzzier ne, Camporeale ne, Campogrande 3, Candussi 14, Vildera 12, Ferrero 6, Brooks 23. All. Christian
UMANA CHIUSI
Tilghman 13, Ceron 5, Dellosto 17, Visintin 15, Chapelli 3, Stefanini 7, Bozzetto 2, Jerkovic 14, Raffaelli 8, Jonats, Possamai 6. All. Bassi
ARBITRI: Boscolo, Bertuccioli, Pellicani