Forse più di una supposizione, di certo una possibile quadratura del cerchio pressoché totale dati i trascorsi eccellenti di un paio di anni fa. Che il nome di Matt Brase, accostato nelle ultime ore alla Pallacanestro Trieste anche da alcune testate specializzate come papabile successore di Jamion Christian in panchina, sia probabilmente quello migliore per l’idea di basket di Mike Arcieri che riguarda l’immediato futuro giuliano (non solo per il campionato italiano, ma anche in ambito europeo se verrà centrato il sesto posto con annessa qualificazione alla Basketball Champions League) è abbastanza lapalissiano nonché logico.
Fatto fermo che al momento nulla di più trapela in maniera ufficiale, i tasselli che sembrano incastrarsi perfettamente nel mosaico biancorosso sono davvero tanti. Brase è stato infatti l’artefice di un basket bello e vincente nell’anno trascorso a Varese, in cui ha avuto modo di allenare Reyes, Brown e Ross (oltretutto, gli ultimi due sono già stati riconfermati da Trieste con contratti pluriennali). Con l’aggiunta che l’allenatore originario di Tucson, negli ultimi tempi all’interno dello staff dei 76ers di Philadelphia, ritroverebbe un sistema ben conosciuto e consolidato nell’annata griffata Openjobmetis. Sia dentro che fuori dal campo, il che darebbe un vantaggio enorme a un coach che oltretutto conosce già bene il nostro campionato e non avrebbe bisogno di un periodo di apprendistato.
In attesa di novità, di certo quello di Brase è un rumours che solletica il palato di molti all’ombra di San Giusto.