Fortemente voluti, fortemente riconfermati: Stefano Bossi e Michele Ruzzier, protagonisti della conferenza stampa di questo pomeriggio al PalaTrieste, hanno parlato molto di come hanno riabbracciato per il secondo anno di fila la maglia biancorossa. “Avevo avuto a luglio un primo incontro con il GM Arcieri”, ha spiegato Stefano, “con l’idea di voler continuare la mia esperienza con la squadra della mia città. L’idea di essere qui per provare a vincere il campionato, condividendo l’esperienza proprio con Michele, è qualcosa per me di molto importante. Personalmente ho vissuto molto male il post-Brindisi di fine campionato, non ho voluto seguire per un po’ il basket giocato. L’idea di tornare a vestire questa casacca rappresenta un senso di dovere per questa piazza, il desiderio di rivalsa va al di là di quanto successo alla fine dello scorso campionato”. “Anche per me la retrocessione è stata devastante, soprattutto a livello di cuore” ha invece commentato “Ruzz”, “la decisione di tornare è arrivata grazie all’interesse di Michael (Arcieri, Ndr) ma anche dalla spinta dei tifosi che volevano che restassi a Trieste: è una cosa che mi ha fatto tanto piacere e che mi ha fatto stare bene”.

Archiviate le delusioni della scorsa stagione, si pensa solo al futuro. E a quello che è – grazie all’arrivo di coach Jamion Christian – un sistema di gioco nuovo, a cui tutto il roster giuliano dovrà abituarsi. “Sappiamo che gli Stati Uniti sono i numeri uno nel basket, il senso di innovazione che potrà portare questo allenatore è un qualcosa che potrà essere un apripista rispetto agli stessi giochi a cui siamo abituati qui in Italia da anni” è l’analisi di Bossi. “Il nostro adattamento a questo nuovo stile sarà la chiave per la nostra stagione e per gli obiettivi che ci siamo prefissati. Non vogliamo metterci troppe pressioni sulle spalle né tantomeno peccare di presunzione, ma siamo allo stesso tempo consapevoli di ciò che vogliamo ottenere”. “Stiamo affrontando questo cambiamento con grande entusiasmo” ha concluso invece Ruzzier, “non lo vediamo solo io e Stefano, ma è un qualcosa che si nota in tutti i nostri compagni di squadra. Nel nostro lavoro e nel nostro modo di giocare, vogliamo anche poterci divertire. Il prossimo campionato? Sarà sicuramente di alto livello, sono tante le squadre che hanno i nostri stessi obiettivi. Vogliamo che le innovazioni che porteremo in campo possano renderci la squadra da battere”.