Trieste, 28 Marzo 2024

Allianz, quei fari spenti che vanno al di là della condizione fisica

12 Aprile 2021 Autore: Alessandro Asta

Davvero l’Allianz non ne ha più? È forse già giunto il momento di guardare a un futuro che punti ben più lontano della fine della regular season? Sono questi alcuni dei tanti interrogativi che balenano nella testa dei tifosi della Pallacanestro Trieste, dopo il ko di ieri in casa della Virtus. Ma al di là dei meriti altrui (e per una Segafredo che ha tenuto a riposo i suoi pezzi pregiati, in vista della “bella” in semifinale di Eurocup, mettere la museruola ai giuliani è stato un gioco da ragazzi), anche a mente fredda il giudizio sull’operato della squadra di Dalmasson nella partita di ieri sera non può che essere totalmente insufficiente.

Aveva avvisato il coach già poco più di una settimana fa: il rischio maggiore per questa squadra è di essere arrivata a questo finale di stagione con il serbatoio delle energie fisiche e mentali completamente vuoto. Detto, fatto: alla Fiera di Bologna ieri c’è stata praticamente una sola squadra in campo, e non vestiva certamente i colori biancorossi. Ma ciò che preoccupa di più, indipendentemente da tutti quelli che possono essere gli alibi da poter mettere sul piatto della bilancia, è che nemmeno il turno di riposo imposto dal calendario ha dato vigore e vitalità all’Allianz. Che pur tra colloqui degli scorsi giorni tra la società e i singoli giocatori e la volontà di fare fronte unico per riuscire a concludere bene la stagione, sembra perdere - ogni giornata che passa - il piacere di trovarsi a quattro turni dal termine della regular season ancora perfettamente in lotta (e pienamente in corsa, in barba alle ultime tre sconfitte consecutive) per un posto nei playoff. È forse questa ultima parola, che è sempre stata prudenzialmente poco nominata dalla Pallacanestro Trieste in tempi non sospetti, a essere diventata più una sorta di fardello che un’occasione per mettere la ciliegina sulla torta di un’annata che – obiettivi iniziali alla mano – continua a rimanere comunque positiva. Ma che al tempo stesso merita di essere cavalcata ancora un pochino con un minimo di convinzione in più, perché ieri contro la Virtus gli occhi della tigre sono mancati totalmente e in ogni lato del campo. Giocandosi oltretutto poco e male le carte a propria disposizione, con ben pochi singoli a meritarsi la sufficienza e con alcune assenze non giustificate (vedi ad esempio la coppia di "piccoli" americani, nuovamente e totalmente fuori giri) a pesare sull'economia della prestazione di squadra.

Se è lapalissiano che la lotta nei 160 minuti che mancano per giungere al traguardo è – sempre citando il coach – per gente vera, la Pallacanestro Trieste ha ancora la possibilità di dimostrarlo. A partire dal difficile turno infrasettimanale di mercoledì sera contro una Trento che al contrario dei biancorossi sta vivendo un momento particolarmente felice e che nutre ora anche velleità di post-season, dopo aver vissuto parecchio in fondo alla classifica. Energia, appunto: quella che al momento attuale l’Allianz cerca disperatamente di raschiare dal fondo di un barile da cui si può ancora risalire. A patto di avere la forza (e perché no, anche la volontà) di farlo.


Condividi sui tuoi social