L’Inter di Samir Handanovic piega alla lotteria dei rigori il Torino e trionfa al Mundialito di Gradisca un quarto di secolo dopo l’ultima volta. Corsi e ricorsi storici - era il 2000 - quando i nerazzurri sconfissero nell’atto conclusivo i cugini del Milan, eliminati stavolta in semifinale.
Va così in archivio un torneo molto intenso e dispendioso - sei gare in sei giorni, oltre al gran caldo - onorato da una finale molto combattuta, con l'Inter capace di riacciuffare due volte i granata. Al 5’ si fa viva per prima la compagine meneghina: apertura in prodfondità di capitan La Torre per Grisoni Fasana, palla arretrata in area per l’inserimento di Virtuani che non centra la porta. Al 13’ lo stesso Virtuani, dopo un complicato disimpegno in area granata, alza la mira da posizione ghiotta. Quello che sino a quel momento pare un monologo si trasforma di lì a poco in una doccia fredda: uno scarico errato dalla destra diventa un regalo che Ballanti non rifiuta: il numero 14 si invola verso la porta e insacca nell’angolino. I ragazzi di Handanovic accusano il colpo: poco dopo su piazzato è Luongo a scaldare i guanti del portiere interista e al 18’ è Falasca di testa a lambire il palo. Nel momento più difficile l’Inter ritrova la strada: a indicarla è Vukaj, che viene pescato in area defilato sulla destra e indovina una gemma in diagonale.
Pimpante l’Inter nella ripresa: al 5’ bella palla dentro da sinistra di Virtuani, Franchi non ci arriva per un soffio, irrompe di prepotenza La Torre sfiorando il gol. Poco dopo lo stesso centrocampista prova la conclusione di giustezza sorvolando di poco la trasversale. Ancora asse Virtuani-Franchi all’8’, l’attaccante si avvita sulla punizione del compagno ma la palla è di poco alta. Si rivede il Toro al 12’, quando Luongo trova la testa di Falasca ma la spizzata non riesce. Grande azione nerazzurra al 14’, conclusa a lato di un niente da Franchi. L’Inter combina la frittata che pare segnare la gara al 20’: disimpegno svagato in fase di costruzione e per Luongo è un gioco da ragazzi trafiggere Dorigo. La reazione è in una conclusione alta di Grisoni Fasana. Ed è sempre lui sugli sviluppi di un corner a sfiorare il palo con un destro dal limite. La generosità nerazzurra è premiata al 38’, quando ancora da calcio d’angolo è Peletti a svettare di testa e rimettere in corsa l’Inter.
Si rende necessaria la crudele serie dal dischetto, che premia i milanesi: decisivi gli errori granata di Carrascosa (parato) ed Odendo (traversa).