Trieste, 24 Aprile 2024

Granoche, primo anno da "vice" e subito una promozione

02 Giugno 2023 Autore: Davide Furlan

Nel week-end in cui la Triestina si preparava ad affrontare la partita di andata della doppia sfida play-out, poco più a sud di Verona la Clivense, nonché il fu Chievo Verona, del presidente Sergio Pellissier conquistava con una giornata di anticipo una storica promozione dal Campionato di Eccellenza alla Serie D. Un successo, quello dei veneti, passato dalle mani di due grandi ex rosso-alabardati: l'allenatore Riccardo Allegretti e il vice Pablo Granoche.

L'attaccante uruguaiano, ritiratosi dal calcio giocato un anno fa, ci racconta questa cavalcata trionfale andata di pari passo con la difficile stagione dell'Unione.

“La chiamata alla Clivense è arrivata appena avevo deciso di smettere di giocare - confessa Granoche - Avevo già un bel legame con Sergio (Pellissier, n.d.r.) da quando ero andato a giocare con il Chievo, poi ho vissuto tanti anni a Verona, i miei figli sono nati a Verona, e quando mi è stato presentato il progetto insieme a Ricky (Riccardo Allegretti, n.d.r.) che ringrazio tanto, ho accettato subito”.

Classifica a parte, com'è andata questa stagione con la Clivense?

L'Eccellenza è molto difficile. Come tutte le squadre abbiamo avuto dei problemi durante l'annata ma siamo stati bravi a non perdere la bussola e a restare tranquilli e concentrati. Se qualcuno guarda la classifica pensa che la Clivense abbia stravinto il campionato ma non è andata proprio così. Bisogna pensare che fino a tre giornate dalla vittoria finale eravamo in lotta con l'Ambrosiana. Adesso non si direbbe ma è stato un anno intenso.

Come è stata la prima esperienza da viceallenatore?

Molto positiva, ho imparato tanto anche grazie a Ricky. Giocare per vent'anni e poi ritrovarsi dall'altra parte non è facile, è molto diverso. Mi sono davvero divertito tantissimo e poi i ragazzi sono stati fantastici. Rispettano molto noi dello staff e il lavoro che facciamo ed è una cosa che fa tanto piacere.

Stai pensando ad un futuro da allenatore?

Non sono uno a cui piace pensare troppo al futuro, adesso sto vivendo il presente e il presente è la Clivense dove c'è un progetto serio e importante: facciamo con calma un piccolo passo alla volta.

Hai citato Riccardo Allegretti che proprio come te è un triestino adottato. Siete riusciti a seguire la stagione dell'Unione?

Assolutamente sì, parliamo sempre della Triestina ed io sono sempre felice quando vengo chiamato da Trieste. Anche noi come i tifosi ad un certo punto della stagione eravamo molto dispiaciuti e preoccupati per come stavano andando le cose. Poi per fortuna con i play-out è andato tutto bene. Purtroppo non sono riuscito a vedere la partita di ritorno ma quando mi è arrivata la notifica dell'app sul cellulare del gol del 2-1 sono stato davvero tanto felice.

Si è andati molto vicini dal vedere un Triestina-Clivense l'anno prossimo...

Sì è vero, ma mi auguro di vederci da avversari in campionati più importanti, sarebbe davvero bello.


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