Per correre con “lenti”… è andata piuttosto veloce, ma su questo torneremo dopo. Battutacce a parte, stiamo parlando dei 3000 su pista, che oggi hanno segnato il ritorno del Trofeo Trieste; nonostante i numeri che si possono leggere sul volantino – 27° Trofeo Val Rosandra e 4° Memorial Giorgio Pastori – il presidente del sodalizio arancione, Roberto Rovere, ha tenuto a sottolineare che di fatto le edizioni, pur con nomenclature diverse, sono ben 37!
Stamani al “Draghicchio” quasi 200 corridori si sono trovati per cimentarsi sui sette giri e mezzo dell’anello di Campo Cologna; nei giorni ventosi, proprio come oggi, il prezzo da pagare per avere il cielo terso talvolta è il “muro” – per usare le parole di Chiara Pianeta – che si trova sul rettilineo opposto all’arrivo, con i rilevamenti cronometrici che leggeremo i quali risultano negativamente falsati. È stata proprio la siciliana del Team Km Sport a dettare il ritmo, salvo le prime due tornate in cui la lepre della Polisportiva Triveneto Veronica Fumich aveva svolto il compito di tirare la compagna di squadra Lucrezia Cesca, che per la prima volta gareggiava con le lenti a contatto, in quanto con il passo lesto il movimento degli occhiali la disturbava. La Cesca non se l’è sentita di dare alcun cambio alla Pianeta e sottolineiamo che è del tutto lecito; poi la giovane allenata da Stefania Rustici, in volata, ha avuto la meglio tagliando il traguardo in 10’45”7, con un secondo esatto di vantaggio sulla rivale. Molto positiva pure la prestazione di Samantha Pivetta; la portacolori della Fincantieri Wartsila era rimasta incollata al duo di testa fino all’ultimo 400, risentendo solo del rush finale e terminando un altro paio di secondi dopo. Quarta, abbastanza staccata, Mariarosa Vultaggio, anche lei in forza alla Fincantieri Wartsila; un plauso infine per Linda Pagura dei Free Runners, la quale dopo aver rimontato un paio di posizioni per la prima volta è entrata nella top five. Stefania Rustici, allenatrice della Cesca e presidente dell’Asd Ad Maiora, ha voluto precisare che la miglior prestazione, sulla base delle tabelle Fidal che tiene conto dell’età, è stata fatta segnare dalla F60 Lorena Giurissa: «Par che le rivi ultime perché le xe vecie, ma no xe proprio cussì» – ha commentato simpaticamente la Rustici.
Al maschile partenza col botto, infatti nella “batteria top” (foto di Pino Mandorino) Riccardo Sterni della Daytona, dopo un solo giro, ha effettuato un cambio ritmo importante, degno di un rush conclusivo… solo che mancavano ancora 2600 metri: «Siccome c’era vento, non volevo che nessuno si accodasse dietro» – ha spiegato Sterni, che non voleva fungere da “scudo” per gli altri contendenti al successo. Da lì è partita la sua cavalcata solitaria, ed è il caso di chiamarla proprio così in quanto, visto di profilo, Sterni nello sforzo fisico oscilla la testa come alcuni cavalli al trotto; 9 minuti e 9 secondi il tempi registrato. L’unico a reggere parzialmente la variazione di velocità è stato Lorenzo Furlan della Polisportiva Triveneto, juniores con un occhio rivolto già agli 800 metri indoor del prossimo anno, in cui passerà alla categoria promesse: per lui un ottimo 9’24”8. Luca Bertocchi della Trieste Atletica si è fatto “ciucciare la ruota” da un drappello di partecipanti con andatura analoga, però è stato abile nel tenersi una riserva di energie per gestire l’ultima porzione della sua prova e conservare il terzo posto, conquistato in 9’31”5. Quarto Matteo Caneva dei Free Runners e quinto all’ultimo respiro Corrado Rovis della Trieste Atletica.
Nella classifica di società hanno prevalso nuovamente i Free Runners con 26 arrivati, seguiti da Fincantieri Wartsila e Trieste Atletica (22 e 17). Immancabile una buona presenza di sangiacomini, con il sodalizio biancorossoscudato che piange la scomparsa avvenuta ieri di una colonna come Livio Bussetti, persona molto apprezzata nel panorama master locale; lo piangono in particolare la moglie Dora e la figlia Chiara (toccante il suo post su Facebook) – a cui ci stringiamo – con quest’ultima che a inizio luglio gli aveva regalato la gioia del nipotino Lorenzo.