Trieste, 24 Giugno 2025

Al Trofeo Suplina il primo acuto di Piero Todesco

22 Giugno 2025 Autore: Maurizio Ciani

La perseveranza e l’allenamento premiano: in questo aspetto l’atletica leggera è forse lo sport più equo che esiste, paragonata ad altre discipline in cui il fattore talento è forse più determinante (ci vengono in mente subito basket, calcio e pallavolo). A inizio mese, in occasione della precedente tappa del Trofeo Trieste, la Napoleonica, avevamo brevemente scritto di Piero Todesco, il quale all’arrivo di Monte Grisa aveva bissato l’argento del 2017, ottenuto proprio alla medesima manifestazione; scartabellando tra i vecchi articoli abbiamo notato che, in mezzo, si contano altre tre piazze d’onore per il portacolori della Podistica Fiamma: Trofeo Generali e Su e Zo pei Clanz nel 2018, poi la “corta” del Kokos Trail nel 2019. Ciò che aveva accomunato questa sfilza di buoni risultati erano state delle rimonte inesorabili, con la differenza fatta rispetto ai rivali di giornata nella seconda parte di gara.

Oggi, al 5° “Trofeo Suplina – Memorial Blasina” organizzato dal Running World, in molti dei 261 partecipanti hanno apprezzato la nuova versione del tracciato, pur rimanendo sempre nelle medesime zone di quell’evento che in passato si chiamò “Basovizza e dintorni”: sette chilometri e mezzo ondulati, misti asfalto-sterrato, con le due ascese più rilevanti prima per raggiungere Gropada e poi uno strappo più breve ma intenso appena si svolta in direzione di Lipica. Dopo l’assestamento iniziale, si era composto un trio di battistrada con Matteo Vecchiet della Fincantieri Wartsila a dettare il ritmo davanti a Luca Bertocchi della Trieste Atletica e Simone Spessot della Promorun; poco dietro osservavano la situazione Pietro Liguori, compagno di squadra in gialloblù di Bertocchi, e il summenzionato Todesco.

A seguito di un bel tratto di discesa in bosco, sulle pendici di Monte dei Pini, ci si è portati sulla strada imperiale, per un ultimo terzo di gara che era abbastanza dritto ma al contempo quasi mai totalmente pianeggiante; sul terreno sassoso Todesco ha iniziato la sua rimonta, prima puntando e superando, nell’ordine, Spessot e Bertocchi, infine completando l’opera sopravanzando un Vecchiet il quale sta tornando al top della condizione. Dopo cinque secondi posti Todesco (nella foto di Pino Mandorino) ha potuto assaporare il primo successo in carriera col tempo di 27’05”; il podio è stato completato da Vecchiet in 27’16” e Bertocchi in 27’21”, mentre per il quarto posto Liguori ha avuto la meglio in volata su Spessot.

Gli ultimi confronti in ambito femminile erano stati sempre piuttosto combattuti, in particolar modo grazie alle belle prove del duo targato Fincantieri Wartsila formato da Mariarosa Vultaggio e Samantha Pivetta; quest’ultima stamani, con il probabile zampino di coach Nicolò Spadaro, che sta portando ottimi risultati, si è posizionata subito in testa e ha condotto una cavalcata solitaria, trovando stimoli nel misurarsi con i concorrenti maschi, come ad esempio Davide Novel. Ha trionfato in 30’20”, anticipando di 46” la Vultaggio, la quale timidamente ha detto: «Sto pensando che magari dovrei avere un allenatore pure io»; il tono era ironico, però l’affermazione potrebbe corrispondere al vero. Il gradino più basso del podio è andato a Tatiana Hrodetska dell’Atletica Monfalcone in 32’02”; la top five è stata ultimata da Francesca Lettig – la quale come sovente accade ha condiviso la fatica con Fulvio Giurco – e una ritrovata Giada Antonazzo, tutti tesserati con la Trieste Atletica.

Nella graduatoria riservata alle società si sono imposti i Free Runners con 34 presenze davanti a Val Rosandra e Gruppo Generali, rispettivamente 33 e 29. Al termine della bella giornata di sport e aggregazione, Andrea Marino del San Giacomo – che vediamo ritratto sotto in un idropallet autocostruito dove ritemprarsi post-gara, allenamenti o ritrovi conviviali («a volte anche tra festa e gara per presentarsi decentemente», scherza lui stesso) – ha curato un ormai tradizionale ritrovo post-manifestazione in un terreno che possiede in zona: «Birra a fusti e cibi rustici come ricambio dell’ospitalità agli amici runner bisiachi e furlani di tutti i post gara primaverili. Non manca la presenza dei top amici triestini», ha chiosato Marino.


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