Trieste, 13 Dicembre 2025

Trail della Grotta Gigante, Elia Balestra bissa il successo del 2023

09 Novembre 2025 Autore: Maurizio Ciani

Capita spesso, alle gare podistiche, di sentire numerosi atleti in un certo senso lamentarsi dei rispettivi acciacchi piuttosto che del precario stato di forma, per vari motivi; però, nella filosofia del “severo ma giusto”, cinicamente potremmo dire che fa parte del gioco e per chi scrive la cronaca di una competizione ciò poco importa. Facciamo questa volta un’eccezione per Matteo Novi, diventato papà da poco più 24 ore, tuttavia presente sulla linea di partenza, situata nei pressi dell’Avalon, del 4° Trail della Grotta Gigante: «Alice è nata alle 3 di ieri mattina, quindi gli ultimi giorni sono stati molto impegnativi – ha raccontato il tesserato della Daytona, provato dalla stanchezza –. Sono contento, nonostante tutto, di essermi migliorato di 5 minuti rispetto all’anno scorso». Novi, attorno al 4° km, che corrispondeva alla prima salita importante della kermesse odierna, ha perso contatto con il trio di testa; dopodiché ha proseguito la prova in solitaria, terminando i 18 km conditi da 700 metri di dislivello ai piedi del podio, in 1h26’40”.

Davanti a lui la corsa è stata emozionantissima; a momenti, potremmo dire, senza esclusione di colpi. Riccardo Sterni, pure lui in maglia Daytona, è stato autore di un avvio esuberante, forse nel tentativo di incutere pressione psicologica agli avversari; lo stesso Novi, assieme a Elia Balestra dell’Atletica Val Brembana e Luca Stefanutti dell’Aldo Moro Paluzza, ha ricucito lo strappo. Come dicevamo, Novi si è staccato e poi le schermaglie a tre, nella riserva naturale del monte Lanaro, sono proseguite con Balestra e Stefanutti andar via nei tratti in pendenza, indifferentemente se positiva o negativa, e “Ricky” tornare sotto di gran carriera quando il terreno spianava; addirittura, quando mancavano circa 4 km al traguardo, ha cercato l’allungo, con Stefanutti che è stato il più reattivo a evitare che andasse in fuga. Avvincente è stato il passaggio davanti al pubblico prima dell’ingresso nel tratto ipogeo, con Stefanutti – Balestra – Sterni che sono sfilati in quest’ordine, separati da un soffio, come si nota nella foto Buenas Agency. Qui diventava ostica ogni fantasia di sorpasso, così Balestra, che onestamente ne aveva di più, ha “fatto a sportellate” con Stefanutti, il quale alla fine porterà i segni, con due dita bendate (comunque nulla di grave). Balestra, che ha concluso in 1h23’56”, ha bissato in tal modo il successo del 2023, in una manifestazione dal doppio significato per lui: «Lavoro in neonatologia al fianco di Gabriele Cont (al suo fianco mentre lo intervistiamo, ndr) che è il presidente della Fondazione Burlo Garofolo e sono felice di aver partecipato con la nostra maglia» – le parole del vincitore. La Fondazione in questa edizione del “TGG” aveva sposato l’iniziativa capitanata da Idee di Corsa, sodalizio che con il supporto di speciali “K-bike” consente la partecipazione, magari su percorsi ridotti, a eventi impegnativi come questo a persone con disabilità: «Si crea una relazione tra i sei spingitori volontari e chi si accompagna – ha spiegato il presidente Marcello Bortolotti –; diamo un po’ di fatica e riceviamo un sacco di emozioni, che valgono molto di più!» Un avvilito Stefanutti ha conquistato la piazza d’onore in 1h24’24”, con 16 secondi di margine su un affaticato Riccardo Sterni, il quale aveva dato tutto; la top five, in 1h29’29”, è stata completata dal sempreverde Paolo Massarenti, classe ’67 in forza alla Dynamyk Fitness.

Tra i 350 iscritti si segnala un’alta percentuale di donne; tra queste la superlativa Nicol Guidolin di Trieste Atletica / Kailas Mountain Club, che rappresenta una sentenza quando prende parte a questi appuntamenti. Ha dominato, fermando il cronometro a 1h36’48”; per lei adesso cominceranno i carichi di allenamento più pesanti e, dopo la 100 km della Corsa della Bora, l’obiettivo stagionale 2026 sarà l’UTMB, che per i meno avvezzi è l’Ultra-Trail du Mont Blanc, una fatica lunga oltre 170 km con 10mila metri di dislivello (finora la 42enne si è cimentata al massimo in 120 km D+ 6k). Caterina Bellina dell’Aldo Moro ha fatto, dalle nostre parti, l’abbonamento ai secondi posti; a marzo si era colorata d’argento al Kokoš Trail e la medesima cosa ha fatto oggi, chiudendo in 1h39’50”. Piccola curiosità: 14 anni fa, nella versione più breve “a cronometro”, esattamente qui in grotta partecipò alla sua prima gara in assoluto. Rispettivamente feltrina e cormonese, Giulia Fantinel a Clara Miani sono triestine d’adozione; sono giunte 3ª e 4ª in 1h41’20” e 1h46’54”. Infine citiamo la 5ª posizione in 1h47’38” per Alessandra Leonori, appartenente al gruppo TrailAmo.

La giornata di festa, con il contribuito di condizioni meteo favolose, ha avuto il suo epilogo dov’era iniziata ovvero all’Avalon, location in cui in molti si sono fermati per il momento conviviale, lo squisito pranzo (incluso nel pacco gara) e le premiazioni; tutto perfetto, grazie anche all’ottima organizzazione del Cai Cim.


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