Trieste, 06 Maggio 2024

Alessio Milani festeggia i 42 anni col record nella 50 km

26 Aprile 2024 Autore: Maurizio Ciani

Cerchiamo Alessio Milani al telefono, non per fargli gli auguri, nonostante oggi sia effettivamente il suo 42° compleanno. Il portacolori dell’Atletica Monfalcone non risponde…tanto per cambiare è a correre, probabilmente uno “scarico” dopo l’impegno di ieri, in cui ha riscritto uno dei record regionali. Si tratta di un déjà vu, infatti, esattamente un anno prima, lui stesso aveva siglato il nuovo primato del Friuli Venezia Giulia della 50 km, col tempo di 3h17’22”. Ancora a Castel Bolognese, in Romagna, Milani (nel fotogramma) è riuscito a superarsi, migliorando il precedente crono di quasi 12 minuti e fissando di conseguenza il nuovo limite a 3h05’37”.

Alessio, non sei un runner da sempre?

«Per molti anni ero stato un calciatore, che partecipava a qualche gara di corsa su strada nel periodo estivo. A ottobre 2011, dopo un diverbio col mio allenatore, saltai la partita di campionato e andai invece a fare la “Su e Zo pei Clanz” a Bagnoli, in cui arrivai quarto».

Avevi capito subito di essere portato per l’atletica?

«Fino a quel giorno, non avevo mai fatto allenamenti specifici per questo sport; ad ogni modo avevo concluso la mia prima mezza maratona a Scorzè in 1h20’ e la seconda in 1h18’. Puntavo a migliorarmi e alla maratonina di Palmanova, che si tenne un mesetto dopo la mia focalizzazione sull’atletica, terminai in 1h15’».

Quali sono i tuoi obiettivi?

«Ormai sono orientato sulle ultramaratone e spero di essere chiamato a rappresentare l’Italia al campionato mondiale della 100 km, che si terrà a dicembre a Bangalore, in India. Ci saranno sei azzurri e al momento siamo in tre ad aver già ottenuto il minimo, che consiste nello stare sotto le 7 ore sulla medesima distanza; a Porto Recanati, un paio di mesi fa, avevo finito in 6h54’. Il 7 luglio dovrebbe essere ufficializzata la lista, comunque io sono fiducioso».

Come concili gli allenamenti con famiglia e lavoro?

«Tendenzialmente esco all’alba, anche nei weekend, appunto per poi stare con moglie e figlia; mi è capitato di puntare la sveglia alle 3 di mattina per riuscire a gestire una sessione di 3 ore. Anche sul lavoro non è semplice, in quanto mi viene chiesto talvolta di andare in trasferta e ho difficoltà a trovare i miei spazi; proprio a inizio mese dovevo partire per la Germania, per starci circa fino a fine maggio, ma poi è saltato tutto e per questo ho deciso di partecipare alla 50 km di Romagna».

Se possiamo chiedertelo, di cosa ti occupi?

«Sono nell’Esercito e negli ultimi quattro anni lavoro come meccanico al 32° Reggimento carri. Al momento non ho nessuna agevolazione per poter svolgere gli allenamenti e non nascondo che far parte del gruppo sportivo mi potrebbe aiutare in tal senso. A discapito dell’età, magari una convocazione in nazionale potrebbe mettermi in luce e far sì che venga inserito ugualmente».

Per andare così forte, ti segue qualcuno?

«Sì, Lucio Biasig, un vispo 80enne che ha allenato atleti fortissimi come Fabio Olivo, Carlo Spinelli e Joyce Mattagliano».

Torniamo a ieri, com’è andata la prova?

Partenza e traguardo erano situati nello stesso posto, con la salita concentrata nella prima parte e la discesa conseguentemente nella seconda. Il dislivello era importante, di 600 metri circa; se inizialmente si saliva in forma leggera e costante, a un certo punto, per circa 5 km, la pendenza era più rilevante. Proprio là è avvenuta la selezione del gruppetto di 5-6 concorrenti di cui facevo parte; chi ha voluto “strappare”, ha pagato lo sforzo e l’ho superato, a parte Mattia Reggidori che mi ha anticipato di una ventina di secondi».


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