Sono passati vent'anni ma sembrano duecento. Per carità, si tratta di due sport diversi con due background culturali spesso differenti ma che Italia (o meglio Trieste) e Slovenia vivano oggi in simbiosi mentre all'inizio del terzo millennio si guardavano ancora in cagnesco è un dato di fatto. Le cronache successive all'amichevole di calcio, disputata al Rocco fra le due Nazionali nell'agosto del 2002, raccontano - lo riporta Il Piccolo dell'epoca - di “sei tifosi sloveni arrestati, altri due denunciati alla magistratura a piede libero, tre agenti di polizia feriti in maniera lieve, sassaiole, pestaggi e scene da guerriglia urbana. In più quasi un incidente diplomatico tra Roma e Lubiana”. Insulti reciproci agli inni nazionali, bandiere bruciate, auto distrutte, partita interrotta più volte: fu questo l'epilogo di quel match, perso - oltretutto - da Buffon & compagni.
Di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata parecchia. La Slovenia è entrata nell'Ue, non ci sono più i confini, il “nemico” comune (se vogliamo definirlo così) si è spostato sempre più a est, prima fra gli estremisti islamici e ora fra i guerrafondai del Cremlino. A rasserenare gli animi, da queste parti, hanno contribuito un po' tutti: dai partiti della destra locale, che hanno ammorbidito i toni ed hanno capito che lo scontro frontale non paga, alle istituzioni di entrambi i Paesi, senza dimenticare il ruolo importante della comunità slovena triestina e delle proprie associazioni di rappresentanza.
E così, ieri, migliaia di tifosi di basket, sia di qua che di là del confine, si sono gustati assieme una bella partita amichevole, hanno applaudito i rispettivi inni nazionali, hanno mangiato e bevuto in allegria fuori dal palazzo e se ne sono tornati a casa felici e sereni. Un po' di più i supporter di Doncic, un po' meno quelli italiani. Per Pozzecco ci sarà da lavorare ma la stessa Slovenia campione d'Europa deve ancora sudare per qualificarsi ai Mondiali. Ma al di là del risultato sportivo, ad essere promossi a pieni voti sono stati i 6.500 dell'Allianz Dome. Sia quelli con le bandiere tricolori che quelli con il Tricorno. E non è retorica.